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Ruby Ter, "Lo vogliono fare": il terribile sospetto sulla richiesta di condanna per Berlusconi

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L'ennesimo assalto da parte della magistratura ha lasciato senza parole Silvio Berlusconi. L'ex premier adesso si trova a dover fronteggiare la richiesta di 6 anni per il processo Ruby Ter proprio in un momento delicato per il suo partito che guarda alle amministrative del 12 giugno, al referendum sulla Giustizia e alle politiche che ormai sono dietro l'angolo. E così il leader azzurro, secondo quanto riporta Repubblica, si è lasciato andare ad uno sfogo amaro: "C’è chi mi accusa di reati per i quali sono già stato assolto in un altro processo, c’è chi è fuori dal tempo e vuole tirarla per le lunghe per evidenti ragioni politiche", avrebbe detto a chi gli sta vicino.

 

 

Poi il Cav ha respinto le vergognose accuse mosse dai pm: "Ho sempre aiutato, in totale trasparenza e per tutta la sua vita, persone che riteneva ne avessero necessità". Ma a far male, a ferirlo, è soprattutto la richiesta di 6 anni di carcere, un vero schiaffo per un ex premier protagonista degli ultimi 30 anni della politica italiana: "È ridicola prima ancora che offensiva - il senso - l’idea di chiedere sei anni di reclusione per “rieducare” un imprenditore del mio calibro e un uomo politico che è stato per nove anni presidente del Consiglio. E che, soprattutto, ha quasi 86 anni". E tra le stanze di Forza Italia si fa sempre di più largo un sospetto.

 

La richiesta di condanna, guarda caso, è arrivata pochi giorni dopo la nuova discesa in campo di Berlusconi con il suo comizio alla Mostra d'Oltremare di Napoli. Tajani si sarebbe chiesto: "È un caso?". Il grande sospetto è che qualcuno voglia frenare la nuova corsa politica di Berlusconi, un po' come nel 1994 quando l'avviso di garanzia venne recapitato direttamente a Napoli. 

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