Silvio Berlusconi, mentre parla ai FI a Napoli... spunta questo striscione in platea, qui crolla tutto | GUARDA
Tensioni alla convention di Forza Italia a Napoli in attesa di Silvio Berlusconi che concluderà l'evento oggi 21 maggio. L'ultima polemica interna al partito ormai dilaniato è scoppiata sulla nomina di Licia Ronzulli a commissario del partito in Lombardia. Una scelta, quella del Cavaliere, che non è stata affatto gradita dal ministro per gli Affari regionali Mariastella Gelmini che in una intervista al Corriere della Sera ha aspramente criticato la linea del partito, a cominciare dalla "sterzata" filoputiniana di Berlusconi. Dichiarazioni, quelle del ministro che sono state definite da Giorgio Mulè una "caduta di stile".
E così ieri la Gelmini, riporta il Tempo, si è ritrovata in un ambiente davvero ben poco amichevole. Mentre la Ronzulli è stata accolta a braccia aperte con tanto di striscione a lei dedicato con la scritta "Licia, Napoli ti ama", srotolato dall'europarlamentare Fulvio Martuscello. "Vengo in pace e sono zen", ha detto subito la Ronzulli: "Lo stato di salute di FI è ottimo, è sotto gli occhi di tutti. Ci saranno state duemila persone oggi a Napoli, vuol dire che c'è tanta voglia di partecipare, tanto entusiasmo e lo stato di salute di un partito lo vedo anche dalla partecipazione, dalle persone e anche dalla presenza dei giornalisti".
E ancora, rispetto alle polemiche degli ultimi giorni: "Io non penso mai che le polemiche possano aiutare un partito a crescere, anzi lo stato di salute lo vedo per la grande attività del partito a livello nazionale. È la seconda manifestazione che facciamo a distanza di un mese e avere tanta partecipazione dopo un mese è importante anche per poter dire come sta un partito. C'è stato un momento in cui alle manifestazioni non partecipava così tanta gente, invece in questa fase ci sono un sacco di persone che hanno voglia di partecipare e mettersi al servizio di un bene comune".
La Gelmini ha poi parlato in serata senza fare alcun riferimento alla bufera che l'ha travolta. A parte una frecciatina, quando ha toccato il tema del Ddl Concorrenza che vede una forte contrapposizione tra il centrodestra e Mario Draghi: "Il Pnrr è soprattutto riforme. Ed è giusto correre e approvare la legge sulla concorrenza. Noi liberali non possiamo avere paura di questa parola. Guai a bloccare le riforme".