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Giuseppe Conte esce dal governo? Ecco chi lo scarica nel M5s: la drammatica fine dell'avvocato

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Giuseppe Conte è sempre più tentato di staccare la spina. Il leader del Movimento 5 Stelle, che ha perso la presidenza di Palazzo Chigi proprio per "colpa" di Mario Draghi, sarebbe a un passo dal lasciare. E lo avrebbe reso pubblico nella riunione urgente con il consiglio nazionale dei pentastellati. In via ufficiale l'ex premier ha riunito i grillini per discutere della poltrona appena persa, quella alla commissione Esteri del Senato. In via ufficiosa però Conte si sarebbe sfogato. E non poco. 

 

 

Ma all'interno del Movimento il leader non sarebbe il solo. Con l'ennesimo flop, crescono infatti i malumori. Non è un caso che Il Foglio abbia carpito le parole al vetriolo di Paola Taverna. "Frasi forti - le definisce prima di descrivere la débâcle -. È finita come si sa: al posto del filoputiniano Vito Petrocelli è stata eletta, nel segreto dell'urna, Stefania Craxi: 12 voti contro i nove del grillino Ettore Licheri, già capogruppo in Senato e vittima degli errori di calcolo degli strateghi contiani".

 

 

Eppure l'ex presidente del Consiglio era stato avvisato: la notte prima del voto anche il Partito democratico aveva tentato di far cambiare idea a Conte. "I numeri non ci sono", è l'avvertimento generale giunto alle orecchie del numero uno del Movimento. Lo stesso Federico D'Incà, ministro per i Rapporti con il Parlamento, le ha provate tutte. A quel punto è stato il centrodestra, Italia viva e il Misto a far trapelare che invece Simona Nocerino, grillina vicina al ministro Luigi Di Maio, avrebbe "almeno 14 voti" al primo giro. Ma si sa, tra Conte e Di Maio non scorre buon sangue e così il fu avvocato del popolo ha tirato dritto andandosi a schiantare. Conclusione? "Nei corridoi del Senato, i grillini se ne dicono di tutti i colori mentre i senatori più vicini al capo del M5s dicono che bisogna uscire dal governo: basta, via, andiamocene". Ma se Conte strappa, c'è anche chi è pronto a lasciarlo andare. "Conte - si legge - medita lo strappo, ma i ministri non lo seguirebbero". 

 

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