Draghi incontra Sanna Marin? Proprio in quel momento... scatta la vendetta di Putin: l'Italia ora rischia grosso
Proprio nel giorno in cui Mario Draghi ha ricevuto Sanna Marin a Palazzo Chigi, il ministero degli Esteri russo ha convocato l’ambasciatore italiano a Mosca, Giorgio Starace, per informarlo delle “misure di ritorsione” per l’espulsione dei diplomatici russi dall’Italia avvenuta lo scorso 6 aprile. Quella decisione fu presa in sintonia con gli altri partner europei e atlantici: come precisato dalla Farnesina, la "cacciata" era dettata da motivi di sicurezza nazionale, alla luce dell’ingiustificata aggressione della Russia all’Ucraina.
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È curioso che la Russia abbia deciso di "vendicarsi" proprio mentre Draghi incontrava la prima ministra della Finlandia, fresca di richiesta di adesione alla Nato (insieme alla Svezia). La Russia comunicherà all’ambasciatore italiano Starace l’espulsione di 24 diplomatici italiani: lo ha anticipato Maria Zakharova, portavoce del ministero degli Esteri. Nonostante la ritorsione da parte del Cremlino, l’Italia va avanti per la sua strada nel totale sostegno alla resistenza ucraina e alla volontà di Finlandia e Svezia di entrare a far parte dell’alleanza atlantica. “Il nostro colloquio avviene in un momento storico per l’Europa e per la Finlandia - ha dichiarato Draghi - la richiesta di adesione alla Nato è una chiara risposta all’invasione russa dell’Ucraina e alla minaccia che rappresenta per la pace in Europa, per la nostra sicurezza collettiva”.
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“L’Italia - ha aggiunto il premier - appoggia con convinzione la decisione della Finlandia, così come quella della Svezia. Siamo d’accordo per rendere le procedure per le adesioni più celeri: dobbiamo sostenere i Paesi nel periodo di transizione”. “La Finlandia - ha invece dichiarato la Marin - è pronta a considerare nuove misure congiunte per diminuire le entrate russe derivanti dalle esportazioni energetiche”.