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Rocco Casalino umiliato: "Licheri? Mandato ancora al massacro dallo stratega", qui crolla il M5s

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Un suicidio perfetto per il M5s in Commissione esteri: dopo le dimissioni di Vito Petrocelli, la scelta di puntare su Simona Nocerino. Scelta che ha portato il partito guidato da Giuseppe Conte dritto dritto a schiantarsi: il Pd non la ha votate e, morale della favola, è stata eletta Stefania Craxi, la candidata del centrodestra. E Matteo Salvini ha subito rimarcato: "Questa è la dimostrazione del fatto che il centrodestra unito vince".

 

Se i grillini avessero puntato su Ettore Licheri, avrebbero certamente strappato la presidenza: il Pd non avrebbe avuto alcun problema a votarlo. Ma forse perché troppo vicino al suo antagonista, Luigi Di Maio, Conte - imbeccato da Paola Taverna - ha scelto di fare altrimenti. Con risultati, ancora una volta, disastrosi. La vicenda, per inciso, è destinata ad acuire le tensioni in maggioranza, dove tra piddini e grillini le storie sono già tesissime da tempo, spaccati su tutto, in primis sulla fornitura di armi all'Ucraina.

 

Ma con discreta approssimazione, dietro alla scelta di puntare sulla Nocerino, non c'è solo Conte. Già, perché dietro le quinte grilline opera sempre Rocco Casalino, il portavoce e super-consigliere del presunto avvocato del popolo. E in molti, nelle chat M5s, puntano il dito contro di loro. E tra chi invece punta il dito, pur senza citarlo, sui social, ecco Simone Canettieri, firma del Foglio, che su Twitter cinguetta una sintesi pressoché perfetta: "Dieci secondi di solidarietà per Ettore Licheri, mandato al massacro dagli strateghi del M5s per la seconda volta. Mesi fa per la rielezione da capogruppo (vinse Mariolina Castellone), oggi per la presidenza della commissione Esteri (conquistata da Stefania Craxi)", conclude. E chissà come fischiano le orecchie, al signor Casalino...

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