Pierluigi Bersani: "Spezzare le reni a Putin? Dico no". Contro Draghi e Letta, maggioranza disintegrata
"Se vogliono spezzare le reni a Putin, noi non ci stiamo". Pierluigi Bersani, ospite di Lilli Gruber a Otto e mezzo su La7, lancia un deciso messaggio a Mario Draghi e al Pd sul tema delle forniture di armi italiane all'Ucraina. L'esponente di Articolo 1, dunque, si unisce al coro sempre più dissonante e trasversale composto da Giuseppe Conte, Matteo Salvini e Silvio Berlusconi, contrari a dare a Kiev armi potenzialmente "offensive" e non solo "difensive".
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"Noi non siamo entrati in guerra, stiamo aiutando un paese indipendente aggredito perché possa negoziare un compromesso e quindi per noi l'obiettivo è un cessate il fuoco il prima possibile - spiega l'ex segretario del Pd -. A chi mai volesse allungare la guerra per indebolire, sconfiggere o spezzare le reni a Putin, io dico che noi non ci siamo perché questo vorrebbe dire regolare con la guerra delle controversie internazionali. E la Costituzione non lo concede. Quindi gli strateghi tengano conto di questi obiettivi dell'Italia". Di fatto, il premier e il capo dei dem Enrico Letta sono sempre più isolati nella loro stessa maggioranza.
Bersani su Putin e Draghi, guarda il video di Otto e mezzo
"Noi - sottolinea Bersani riguardo al ruolo dell'Italia da un punto di vista diplomatico - non dobbiamo stringere i bulloni tra Europa e Nato, perché sono cose un po' diverse... Questa nuova Europa, che vuole dotarsi di un esercito europeo, potrà mica stare nella vecchia Nato, dove sarà assertiva?! Le cose non stanno mica assieme, serve una nuova Nato per una nuova Europa". "Il margine che ci siamo sempre tenuti nell'Alleanza atlantica è la storia della diplomazia italiana... Pci, Dc e Vaticano, abbiamo sempre fatto così", ricorda citando i fatti di Sigonella negli anni Ottanta. "Oggi quel margine non possiamo giocarcelo da soli, ma dobbiamo portarlo in Europa. Non possiamo fare da mastice tra l'Europa e la Nato, ma siamo quelli che dobbiamo dare un profilo all'Europa, insieme a Francia, Germania e Spagna".
Non manca un commento caustico su Silvio Berlusconi: "Ha detto che è stato deluso da Putin... Sai gli ucraini quanto sono stati delusi... Non mi è sembrata una dichiarazione così significativa, mi sembra che a destra volino basso per cercare di dare un colpo al cerchio e uno alla botte. Ma anche la gente vola basso perché ha altri problemi, e infatti la destra non ha perso neanche una piuma per la loro vicinanza a Putin".