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Mario Draghi "ha scelto Macron", Luigi Bisignani: la rottura tra il premier e Sergio Mattarella
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Nel corso della settimana sono filtrate indiscrezioni circa una presunta tensione tra Mario Draghi e Sergio Mattarella. La ragione? Il premier vorrebbe anticipare la legge di Bilancio per archiviare anzitempo la sua parabola a Palazzo Chigi. Circostanza sulla quale, però, il capo dello Stato non concorda, affatto (per usare un'eufemismo).
Il punto è che il premier sarebbe stanco delle eterne e violente tensioni in maggioranza e insomma ritiene che con l'avvicinarsi del voto governare diventerà del tutto impossibile. Meglio staccare la spina prima, insomma.
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E sulle tensioni tra Draghi e Mattarella torna anche Luigi Bisignani, nel suo consueto intervento della domenica sul Tempo. Intervento in cui l'uomo che sussurra ai potenti come sempre non lesina critiche al presidente del Consiglio e in cui, soprattutto, conferma le tensioni con Sergio Mattarella. Ma per un altro motivo: per Emmanuel Macron.
Scrive infatti Bisignani: "Caro direttore, il galletto ruspante Draghi sembra più in sintonia con Monsieur le coq Macron piuttosto che con Sergio Mattarella: e questo, certamente, al Quirinale comincia a non piacere", sottolinea sornione. "Non può essere un caso se Carlo Cottarelli premier per una notte e molto apprezzato dal Colle, di recente ha rotto gli indugi parlando di Governo al capolinea e voto in autunno. Del resto, il volatile Mario ci ha abituato, dietro all’apparente distacco, alle montagne russe ma sa bene che, tra una discesa ardita e una risalita, Macron vuol dire anche Enrico Letta", sottolinea Bisignani.
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E ancora, non solo Letta: "Senza contare l’interesse francese per le aziende pubbliche italiane a partire da Fincantieri messa, non a caso, sotto il cappello di Palazzo Chigi con un blitz che ha fatto infuriare tutti, dalla Meloni a Salvini, da Franceschini ad Orlando per finire con lo stesso Mattarella", rimarca Bisignani, offrendo una nuova prospettiva allo scontro in atto.
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