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Nando Pagnoncelli, doccia ghiacciata per Giorgia Meloni: "Il prossimo premier", ecco il verdetto

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Gelata Giorgia Meloni. Il sondaggio Ipsos di Nando Pagnoncelli, appuntamento fisso di DiMartedì a La7, non porta buone nuove alla leader di Fratelli d'Italia, reduce da un caldissimo weekend milanese per presentare il nuovo corso "di governo" del suo partito. Un appuntamento ricco di spunti e personaggi (da Carlo Nordio a Giulio Tremonti, fino a Luca Ricolfi) che da un lato ha inquietato il centrosinistra e dall'altro agitato pure il centrodestra, con il tema della (polemica) assenza di Matteo Salvini. Una freddezza, nei rapporti tra i leader, che si intreccia con il risiko delle candidature della coalizione in vista delle amministrative. 

 

 

 

"Abbiamo chiesto agli italiani: chi vorreste come presidente del Consiglio dopo Draghi?", spiega Pagnoncelli in collegamento con Giovanni Floris, illustrando il sondaggio. "Il 35% vorrebbe che Mario Draghi potesse essere ancora premier, indipendentemente dal risultato elettorale. Il 20% indica la Meloni, leader del partito che insieme al Pd è il primo in tutti i sondaggi".


Chi vorreste come premier? Il risultato del sondaggio di Pagnoncelli: guarda il video


Seguono, più distaccati, Giuseppe Conte del Movimento 5 Stelle (12% per lui già stato due volte consecutive a Palazzo Chigi, tra 2018 e 2021, con maggioranze di segno politico diametralmente opposto), Enrico Letta proprio del Pd (8%) e il leghista Salvini con il 5%. Significativa, per comprendere lo stato confusionale in cui versa la politica italiana, uscita (si spera) da 2 anni di pandemia e piombata senza sosta nella paranoia da Terza guerra mondiale, la risposta degli intervistati da Ipsos: il 20% "non sa o non indica". Come dire: ci attende un bel salto nel buio.

 

 

 

 

La tendenza a mantenere continuità intesa come sinonimo sicurezza viene confermata da un altro sondaggio di Pagnoncelli, più "assertivo". Alla domanda su "chi sarà il prossimo premier" (una previsione, dunque, e non un auspicio), è sostanzialmente stabile al 33%, in leggero calo la Meloni al 19%, in lieve salita Letta al 10% e in deciso crollo Conte al 5%, come Salvini. Ancora più larga, però, la fetta di chi non sa proprio cosa prevedere: 28 per cento.

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