Giorgia Meloni contro Joe Biden: "L'Europa difesa dagli Usa, ma non sarà gratis"
"L'Europa si è presentata all'appuntamento della storia senza una difesa, senza una politica estera, incapace di svolgere qualsiasi azione diplomatica". Secondo Giorgia Meloni "l'Europa ha deciso di farsi difendere dagli Stati Uniti ma quando lo chiedi devi sapere che l'altro non lo farà gratis... L'ingerenza americana è una scelta europea ed è una scelta sbagliata". La leader di Fratelli d'Italia ha aperto la Conferenza programmatica di FdI a Milano, "Italia, energia da liberare", parlando anche di Ucraina. "Non faremo i muli da soma dell'Occidente... - mette subito in chiaro - La grande sfida per il futuro è tornare padroni del nostro destino". Un avvertimento al presidente americano Joe Biden, così come al governo italiano e a Bruxelles. "Se l'Ucraina capitolasse il vero vincitore non sarebbe la Russia di Putin ma la Cina capital-comunista. L'Occidente verrebbe fortemente ridimensionato e l'Europa finirebbe probabilmente in posizione di subordinazione alla Cina. E io non voglio finire sotto la Cina capital comunista".
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"La guerra incide sui nostri equilibri soprattutto a livello globale - sottolinea la Meloni -. L'Ucraina è la punta dell'iceberg che ha come obiettivo un nuovo assetto globale". "Dalla fine degli anni Quaranta la destra italiana non ha mai messo in discussione la sua collocazione", è la sua risposta ai commentatori che hanno parlato di 'svolta atlantica" nella politica di FdI. "Sono così abituati - ha aggiunto - a essere dei servi che cercano padroni anche negli altri. Ma noi non abbiamo padroni non li avremo mai. Il popolo italiano è il nostro unico padrone, mettetevelo bene in testa".
In ogni caso, la guerra segnerà uno spartiacque. "Noi siamo pronti a ricostruire la nazione sulle macerie di quella globalizzazione fallita e la ricostruiremo alla sua altezza. Le élite globaliste hanno imposto i loro deliri ideologici pensando che la realtà si sarebbe conformata invece la realtà si impone sempre. Il combinato disposto tra crisi inattese, la pandemia e la guerra, ha spazzato via come un castello di sabbia le utopie globaliste". Ma, conclude, "il declino non è un destino, il declino è una scelta, e si può invertire. Ed è esattamente quello che abbiamo in mente di fare, e trasformeremo questa epoca infame in un nuovo Risorgimento italiano".