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Green pass e mascherine, Mario Draghi: "Fine degli obblighi". La rivoluzione del 31 marzo, come ci cambia la vita

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Mario Draghi ha ufficialmente confermato che lo stato di emergenza scadrà il 31 marzo e non verrà prorogato. Di conseguenze non sarà più in vigore il sistema delle zone colorate e le scuole resteranno sempre aperte per tutti, così come saranno eliminate le quarantene da contatto. Inoltre cesserà ovunque l’obbligo delle mascherine all’aperto e quello delle FFP2 in classe.

L’annuncio del presidente del Consiglio è arrivato in occasione della visita al teatro del Maggio musicale fiorentino. E ovviamente non si poteva evitare un passaggio sul tanto discusso Green Pass: “Metteremo gradualmente fine all’obbligo di utilizzo del certificato verde rafforzato, a partire dalle attività all’aperto, tra cui fiere, sport, feste e spettacoli”. Draghi ha sostanzialmente confermato quello che era stato anticipato dal sottosegretario alla Salute Andrea Costa: “I dati ci confermano che ragionevolmente il 31 marzo non verrà più rinnovato lo stato di emergenza e da lì inizierà una fase nuova con un allentamento graduale delle misure restrittive con la stessa gradualità con cui le abbiamo introdotte”.

Il Green Pass però non scomparirà dalla sera alla mattina, questo è chiaro delle parole di Draghi e di Costa: l’intenzione dell’esecutivo è quello di procedere per gradi, probabilmente aspettando l’estate per il “liberi tutti” definitivo. “Il governo ha deciso fin da subito il criterio della gradualità - ha dichiarato il sottosegretario alla Salute - lo abbiamo fatto nell’introdurre delle regole e lo faremo anche nell’allentare le restrizioni a partire anche dall’utilizzo del Green Pass, facendo ad esempio fin da subito una distinzione tra i locali al chiuso e gli spazi all’aperto”.

La prima reazione politica è arrivata da Matteo Salvini, che ha ringraziato il premier per aver confermato che lo stato di emergenza non sarà prorogato: "È un’altra buona notizia per l’Italia, fortemente auspicata dalla Lega, che si aggiunge ad altre scelte concrete come il recente Decreto Energia. La Lega è al governo anche per suggerire decisioni di buonsenso come queste”.

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