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Giancarlo Giorgetti seduto accanto a Draghi in conferenza: cosa gli ha scritto nella cartellina, il retroscena
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La strigliata di Mario Draghi ai partiti sembra avere già avuto degli effetti: ieri è stata approvata una sorta di mini-manovra economica da otto miliardi di euro senza nessun ostacolo. Si tratta, nello specifico, di un decreto contro il caro-bollette e di uno sulle cessioni dei crediti legati ai bonus edilizi. E se in un primo momento il tono del premier è risultato piuttosto duro - "Senza voti non si va avanti" - in un secondo momento, durante la conferenza stampa in cui sono state presentate le misure, è stato lui il primo ad ammorbidirsi e scherzando ha detto: "Avete visto quanto sono bravi i miei ministri?".
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Alla fine, però, qualcosa cambierà pure nel metodo di Draghi. A quanto pare, avrebbe accettato di incontrare più spesso i leader e i capigruppo, come suggerito anche da Giancarlo Giorgetti. Così da evitare rotture e frizioni. Durante la cabina di regia convocata per discutere dei provvedimenti, non ci sarebbe stato nessun riferimento alla ramanzina dei giorni precedenti. Draghi, come riporta Tommaso Ciriaco in un retroscena su Repubblica, avrebbe detto: "Buongiorno a tutti, avete avuto modo di visionare il testo del provvedimento, cedo la parola al ministro Franco per illustrarlo".
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In molti, inoltre, hanno notato che durante la conferenza stampa convocata ieri Giorgetti era seduto accanto a Draghi. Lo si è visto pure scrivere qualcosa sulla cartellina della presidenza del Consiglio che aveva davanti a sé. Cartellina che poi ha dimenticato sul tavolo della conferenza. Tra gli scarabocchi fatti a penna, come riporta Ciriaco su Repubblica, si leggono un appunto sui “microprocessori” e la frase “rendere possibile ciò che è desiderabile”. Infine anche: "Il governo non è bello se non è litigarello".
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