Green Pass, Licia Ronzulli: "Non saremmo seri se...". Attacco alla Lega, guerriglia nel centrodestra
Licia Ronzulli, senatrice di Forza Italia, si distingue dalla Lega nel dibattito in corso sul decreto Green Pass: "Non facciamo passi eccessivamente affrettati per non ripiombare nell'emergenza. Non saremmo seri se dicessimo che a marzo si potrà superare l'obbligo del super Green Pass. Sarebbe una decisione prematura. Attendiamo l'andamento di queste due settimane e decidiamo cosa è meglio fare", spiega in una intervista su Repubblica.
Video su questo argomento"Non me ne fott*** un ca***". Meloni assente, rissa La Russa-Ronzulli: nomine Rai, guerriglia nel centrodestra | Video
Sulla proposta del ministro leghista Garavaglia di eliminare a fine marzo il Green Pass, spiega che, "la curva si sta piegando, il numero dei contagi diminuisce del 35% a settimana. Ciò posto, è inutile dire che a marzo si potrà superare una misura entrata in vigore il 15 febbraio come l'obbligo del super Green Pass per i lavoratori. Non saremmo seri. Contiamo che entro fine mese ci si possa assestare intorno ai 5 mila contagi al giorno, ma bisognerà attendere queste due settimane per prendere decisioni serie e responsabili in base al reale andamento della pandemia", precisa la fedelissima di Silvio Berlusconi.
"Il più grosso merito del Green Pass è quello di avere incentivato la campagna di immunizzazione e siccome i vaccini tutelano non solo la propria salute, ma anche quella della collettività, rappresentano una garanzia per l'intero Paese. Inoltre grazie al Green Pass si è evitato di chiudere ancora tutto con nuovi lockdown". E sui distinguo con la Lega sul certificato verde dice che, "fin dall'inizio dell'emergenza, Forza Italia ha mantenuto una posizione chiara e improntata alla responsabilità. Abbiamo sposato la causa della scienza, senza preoccuparci del facile consenso. Continueremo su questa rotta, che è l'unica che conduce alla sicurezza del Paese. Nessuno vuole mantenere in vigore alcuna misura un minuto in più del necessario, ma la prudenza impone di non fare passi eccessivamente affrettati per evitare di ripiombare nell'emergenza. Ritengo prematura la decisione decisione. Vediamo nelle prossime settimane. Si ragiona con i numeri non con le idee di ognuno", ha concluso.