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Superbonus, scontro a distanza Salvini-Giorgetti: "Avanti così", "Settore drogato". Un caso nella Lega

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Dopo il reddito di cittadinanza, il Superbonus è la misura che fa discutere di più all'interno della maggioranza di governo. E non solo. Crea delle spaccature anche all'interno dei singoli partiti. E' successo, per esempio, nella Lega. Mentre Matteo Salvini, pur non ritenendo sufficiente la misura, l'ha difesa; il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, invece, ha parlato addirittura di "settore drogato".

 

 

 

Ospite di Rtl, il leader della Lega ha definito lo strumento "efficace" e ha detto di essere all'opera per "aumentare la cessione del credito": "In caso contrario si bloccherebbe il settore edilizio che è in ripresa". Pur condividendo alcune considerazioni fatte da Giorgetti, il capo del Carroccio ha comunque un'idea diversa della misura: "E' fondamentale andare avanti su questa strada per aiutare gli italiani e un settore come l'edilizia".

 

 

 

Totalmente diversa l'opinione del numero due della Lega. Al Corriere della Sera, qualche giorno fa, ha spiegato quanto il governo avesse provato a porre un freno nei confronti del Superbonus: "Stiamo mettendo un sacco di soldi sull'edilizia che, per carità, può aver avuto senso sostenere nella fase più dura della pandemia e di certo contribuisce chiaramente alla crescita. Ma ora droghiamo un settore in cui l'offerta di imprese e manodopera è limitata. Stiamo facendo salire i prezzi e contribuiamo all'inflazione". Tra i primi a difendere la misura ci sono stati i grillini, molto affezionati allo strumento. Stefano Patuanelli, per esempio, ha commentato: "Mi pare che la strategia sia ormai chiara, tutti contro il Movimento. Se è già iniziata la campagna elettorale basta che ce lo dicano".

 

 

 

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