Il Pd sta cercando "l'incidente" per far scoppiare la crisi di governo e incolpare gli altri alleati? L'impressione, leggendo le parole di Andrea Orlando, sembra quella. "Penso che il richiamo di Draghi ai partiti sia giusto - spiega il ministro del Lavoro in una intervista al Corriere della Sera -. Adesso si capirà chi ha insistito per preservare l'azione di governo convinto che sia una questione essenziale e chi invece ha posto il tema in modo strumentale".
In questo scenario, sottolinea a chiare lettere Orlando, "arrivare al 2023" è il problema. "Spero che nessuno voglia prendersi la responsabilità di strappare. Chi dovesse farlo si assumerebbe il peso di una perdita di risorse", quelle del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) "senza precedenti per il Paese". E sul nuovo "campo progressista" spiega: "Per vincere deve rappresentare le istanze di cambiamento che vengono dalla società, anche quelle più radicali emerse negli ultimi anni. La prova sarà vedere come si svilupperanno le alleanze a livello locale". Parole che potrebbero non piacere a Matteo Renzi e nemmeno al segretario dem Enrico Letta, che sta faticosamente tentando di ricucire con Italia Viva anche in ottica elezioni amministrative.