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Vincenzo De Luca contro la dirigente del Ministero: "Con la Cipollone ci faccio un brodino". Franceschini e Pd: "Sessismo, si scusi"

Vincenzo De Luca

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Sta venendo fuori un pandemonio per l'attacco di Vincenzo De Luca alla dirigente dell'ufficio legislativo del ministero della Cultura, Annalisa Cipollone. "Nei prossimi mesi cominceremo a misurare le difficoltà sul Pnrr non solo per quanto riguarda i progetti, ma anche perché in tante realtà della pubblica amministrazione italiana, a cominciare dalla realtà dei ministeri a Roma, non è cambiato niente. Continuiamo a essere bloccati da una palude burocratica che ancora non si riesce a cancellare", tuona il governatore della Regione Campania.

"Abbiamo approvato in Consiglio regionale alcune misure di semplificazione sulla riduzione dei tempi per approvare alcune varianti urbanistiche", spiega De Luca, ma "apprendiamo che il ministero della Cultura contesta queste decisioni di semplificazione burocratica, incredibilmente". In sostanza, secondo "questa dirigente del ministero della Cultura", sottolinea il presidente, "tutto è paesaggio: le cime dei pioppi cipressini, i rami dei platani, se in un territorio c'è un accumulo di ecoballe che è diventata parte del paesaggio per qualcuno va tutelata".

Quindi De Luca alza i toni: "Io non ho il bene di conoscere la dottoressa Cipollone, che ci ha mandato queste contestazioni. Pensiamo che con le centinaia di dottoresse Cipollone che abbiamo nei vari ministeri d'Italia saremo in grado di realizzare il Pnrr? Al massimo potremo farci un brodino vegetale, con tutte le Cipollone sparse per i ministeri. Rischiamo di non muovere una foglia". E ancora: "Dovremmo correre, invece facciamo i conti con dirigenti che a volte ho la sensazione che siano comparsi sulla Terra nel Paleolitico. Da giovane questa gente faceva i graffiti, poi in maturità ha assunto incarichi nei Ministeri". 

Dario Franceschini si infuria, accusa De Luca di sessismo e difende l’avvocato Annalisa Cipollone, "professionista di straordinaria competenza giuridica, della cui collaborazione io sono particolarmente orgoglioso. Il presidente De Luca dovrebbe cercare di utilizzare argomenti giuridici per rispondere alle 18 pagine di parere sulla legge 31/21 della Regione Campania, anziché usare battute offensive, aggravate da un sapore maschilista, di cui credo farebbe bene a scusarsi". 

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