Otto e mezzo, Paolo Mieli e la profezia tombale: "Ricordate Fini con Monti?", chi è destinato a finire travolto
"Faranno la fine di D'Antoni, Casini e Fini". Paolo Mieli, ospite di Lilli Gruber a Otto e mezzo su La7, ribalta ogni previsione. Secondo tanti analisti politici, con l'imminente arrivo di una legge elettorale proporzionale, figlia di fatto dello stravolgimento legato al Mattarella Bis, si può aprire una nuova stagione "centrista". Non a caso ha ripreso vigore la spinta di Forza Italia per un centrodestra più moderato, per ridimensionare l'egemonia di Matteo Salvini e Giorgia Meloni. E Matteo Renzi e Giovanni Toti stanno per varare il loro nuovo gruppo parlamentare "L'Italia al centro", fusione di Italia Viva e Coraggio Italia. Ma secondo l'ex direttore del Corriere della Sera la pensa diversamente.
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Quando si tornerà al voto, è l'ultima profezia di Mieli, "gli elettori sceglieranno tra centrodestra e centrosinistra. Questa cosa del centro, con 58 personaggi, farà la fine del centro di D'Antoni che aveva Giulio Andreotti o Fini e Casini che avevano Mario Monti. Quelli attuali vorrebbero avere Mario Draghi, ma non si presterà. E siccome quelli sono delle testa calde litigheranno tra di loro".
E Pier Ferdinando Casini? Oggi ha incontrato ad Arcore Silvio Berlusconi e molti lo indicano come possibile "federatore" dei centristi. "Però è stato eletto con il Pd nel seggio più rosso d'Italia, Bologna - ricorda ancora Mieli -. E credo che si ricandiderà con il Pd, non credo che andrà con Calenda e neanche con Renzi".