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L'aria che tira, Danilo Toninelli umiliato da Myrta Merlino: "Lo sa che in questo governo ci siete anche voi?"

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"Abbiamo un capo politico che è un galantuomo". Danilo Toninelli non perde tempo e si posiziona a fianco di Giuseppe Conte, nella lotta interna al Movimento 5 Stelle tra l'ex premier e Luigi Di Maio. La polveriera grillina è stata innescata dalle critiche del ministro degli Esteri alla gestione della partita del Quirinale da parte di Conte, e "rinforzata" dalla benzina sul fuoco del post di Beppe Grillo sulla cupio dissolvi dei due litiganti. Per la verità, i "contiani" hanno letto l'uscita del fondatore come una "blindatura" della poltrona del capo politico, con gran scorno dei "dimaiani". Non a caso si è ripreso a parlare con insistenza di scissione, con Di Maio pronto a traghettare i suoi uomini verso lidi centristi. Tra i due, Toninelli decide di posizionarsi con Giuseppe.

 

 

 

 

 

Non senza esiti grotteschi, peraltro. A detta di molti commentatori, Conte ha dimostrato nelle trattative per il Colle un comportamento fin troppo spregiudicato, ai limiti dello schizofrenico. Di Maio si è dimostrato seccato dall'appoggio alla candidatura di Elisabetta Belloni che altro non avrebbe fatto se non bruciare il nome della numero uno dei Servizi segreti (molto vicina al capo della Farnesina). Una critica pesante piovuta a trattativa ancora in corso. Il maldestro comportamento di Conte, però, non scalfisce Toninelli, anzi. 

 

 

 

 



Conte, sottolinea l'ex ministro delle Infrastrutture intercettato da un inviato di L'aria che tira, su La7, "avrebbe potuto tranquillamente mettere il cappello su vittorie politiche, dopo lo schianto del centrodestra. Conte è un grande regista ma ha deciso di non farlo, ha puntato a un grande risultato, che è quello della prima donna al Quirinale, ma contemporaneamente c'era un grosso lavoro parlamentare trasversale che stava accompagnando a una soluzione 'naturale', quella del presidente Mattarella. L'opzione Mattarella all'interno dei 5 Stelle c'è sempre stata, in tanti l'hanno prospettata a Giuseppe e lui non l'ha mai accantonata. Sul tavolo c'era Casini come papabile, è il Movimento grazie a Conte che lo ha impedito". 

 

 

 

 

E Di Maio? "Si chiarissero, siamo una famiglia. Ma cos'è successo sul Quirinale? Abbiamo evitato Berlusconi, Casini, Amato, Draghi. Non abbiamo fatto bloccare il Paese e principalmente la lotta al Covid.  I provvedimenti contro Di Maio? Dovete chiedere a Conte, dobbiamo fare tutto velocemente perché qua dobbiamo fare un sacco di cose. Lo sa che stanno smontando il Superbonus al 110%, questo governo dei migliori?". E dallo studio Myrta Merlino sbotta: "Ma ci sono anche loro in questo governo dei migliori!".

 

 

 

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