Mario Draghi, timori per la tenuta del governo: "Romperanno, vedrai", quando la Lega può aprire la crisi
Mario Draghi sarebbe terrorizzato da una crisi di governo che potrebbe concretizzarsi a giugno quando la Lega potrebbe rompere con la maggioranza per cominciare la campagna elettorale. Ieri, 2 febbraio, Matteo Salvini, dopo solo tre giorni dalla riconferma di Sergio Mattarella al Quirinale, si è reso protagonista del primo strappo sul decreto Covid. "Romperà, vedrai", è la frase che anche il premier si sente ripetere da giorni dai colleghi, secondo quanto riporta un retroscena su La Stampa.
Draghi durante il confronto con Giancarlo Giorgetti si è detto perplesso per essere stato accusato di aver compiuto una discriminazione tra bambini vaccinati in presenza e non vaccinati in Dad. Il problema - e il premier lo sa benissimo - è che d'ora in poi qualsiasi decisione lui prenda avrà un valore politico e politicamente sarà strumentalizzata. E Salvini, che non è uscito bene dalle trattative sul Quirinale, deve recuperare consensi, anche perché Giorgia Meloni rischia di salire sempre più nei sondaggi a suo svantaggio. Quindi salirà il livello dello scontro.
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In questo scenario Draghi deve capire se riuscirà a tenere buono Salvini altrimenti per lui sarà molto difficile tenere unito il governo e fare le necessarie riforme delle pensioni e del fisco. Una possibile uscita dall'esecutivo della Lega, del resto, è ben presente a tutti. Enrico Letta ha detto che quello che è accaduto ieri in Cdm "rischia di aumentare l'instabilità e a creare confusione nel Paese", quindi ha invitato Salvini a "tornare a fianco del presidente del Consiglio".
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