DiMartedì, Di Battista sul Quirinale: "Belloni? Sono testimone oculare, chi se l'è fatta sotto". Il leader smascherato
"Sono testimone oculare dell'accordo Letta-Conte-Salvini su Elisabetta Belloni". Alessandro Di Battista, in studio a DiMartedì su La7, è tornato sulla questione Quirinale, svelando un retroscena sul patto tra i tre leader: "E' stato cancellato da Letta che se l'è fatta sotto e da Di Maio che si è sentito con Guerini e quella parte che la voleva bocciare". L'ex grillino ha dichiarato di aver saputo questi dettagli dopo averne parlato con fonti a loro vicine.
Di Battista, poi, ha avuto uno scontro piuttosto acceso con Bruno Tabacci. Quest'ultimo, infatti, ha attaccato il Movimento 5 Stelle: "Un partito che nasce con il "vaffa" e riunisce tutta la protesta possibile e prende una caterva di voti, se poi non cambia pelle non è in grado di governare il Paese. Ne è venuta fuori una cosa disgraziata e gli italiani lo sanno, perché altrimenti il Movimento non avrebbe perso consensi in maniera così clamorosa". Parole che devono aver scombussolato l'ex grillino, che subito è partito sulla difensiva: "Non sputi troppo in un piatto grazie al quale fa il sottosegretario, se non ci fosse stato il Movimento non sarebbe andato al governo. Capisco che per lei il trasformismo possa essere un valore. Lei ha fatto parte del centrodestra, della democrazia cristiana e del centrosinistra. Adesso essere coerenti non deve diventare un problema".
Tabacci allora ha replicato: "Lei ha fatto parte di una protesta inutile e senza speranza. Solo Di Maio ha imparato a stare al governo, ha fatto dei passi importanti assumendosi delle responsabilità". Di fronte a queste parole Di Battista ha sussurrato: "Noto endorsement di ogni tipo...". Infine, parlando di Giuseppe Conte, Tabacci ha detto: "L'ho sostenuto molto lealmente nel secondo governo, ma non pensavo si sarebbe messo alla guida di una cosa di cui lui non faceva parte. E' lì che si è trovato in grossa difficoltà e di questo mi dispiace".