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Pier Ferdinando Casini, "il federatore". Corrono voci nel centrodestra: niente Colle, ma nuova poltrona

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Pier Ferdinando Casini ha sperato fino all’ultimo di diventare presidente della Repubblica, spinto dietro le quinte da Matteo Renzi e dall’ala moderata che si staglia dietro le macerie del centrodestra. Quando tutto sembrava mettersi per il meglio per la sua elezione, è però arrivato il no definitivo della Lega, con Matteo Salvini che ha preferito arrendersi alla soluzione del Mattarella bis.

 

 

Casini è però diventato il punto di riferimento di tutte quelle forze politiche che volevano eleggerlo al Quirinale: ora potrebbero riunirsi tutte attorno a lui. Stando alle indiscrezioni raccolte da La Repubblica, presto potrebbe avvenire un incontro, dopo che nelle ultime ore si sono moltiplicati i contatti fra i vertici di Forza Italia, Coraggio Italia, Noi con l’Italia, Udc. Ovviamente la cosa dovrebbe comprendere anche Italia Viva, con Renzi che per il momento tiene la porta aperta.

 

 

Per dare il via all’operazione vera e propria si attendono le dimissioni dal San Raffaele di Silvio Berlusconi, descritto come deluso e arrabbiato per il mondo in cui Matteo Salvini ha giocato la partita del Quirinale. Il vero ostacolo alla creazione di un’intesa al centro è l’attuale legge elettorale che, essendo di stampo maggioritario, favorisce le grandi coalizioni: ed è proprio su questo punto che Forza Italia si potrebbe separare dal centrodestra, appoggiando un eventuale impegno a favore del proporzionale.

 

 

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