Sergio Mattarella, "chi l'ha convinto a restare al Quirinale". Repubblica, retroscena oltre la decenza
Per coprire la verità, ovvero il fallimento del centrosinistra - oltre a quello del centrodestra, ovviamente - nell'individuare un candidato per il Quirinale che non fosse Sergio Mattarella, La Repubblica si spinge a dire che il presidente della Repubblica uscente si è convinto a restare al suo posto "spinto dai messaggi e dagli applausi degli italiani".
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"La spinta del Paese ha contato molto in questa storia della rielezione di Sergio Mattarella. La pancia del Parlamento, che ha deciso per il bis, aveva fiutato l'umore popolare. Al Quirinale nelle ultime ore sono arrivati moltissimi messaggi di soddisfazione", si legge in un articolo del quotidiano diretto da Maurizio Molinari. "Di fronte a questo coro persino un candidato riluttante non poteva dire di no".
Insomma, per La Repubblica non è andata che Enrico Letta non avendo idea su chi lanciare al Colle ha rilanciato Mattarella che non aveva nessuna intenzione di adempiere a un secondo mandato e che negli ultimi mesi si imbarazzava per ogni applauso o richiesta di restare al Quirinale. No. Per La Repubblica, proprio quegli applausi e quei messaggi lo hanno convinto a restare. E con questa scelta ora "il populismo è sconfitto (Lega e M5S hanno votato per Mattarella, quattro anni fa ne chiedevano goffamente l'impeachment)". Questione di punti di vista.