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Giancarlo Giorgetti, Quirinale? "Il problema è un altro": la frase rubata, governo a rischio

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Il presidente della Repubblica è stato eletto, ma gli agguati sono dietro l'angolo. La rielezione di Sergio Mattarella al Quirinale dopo ben otto votazioni ha dimostrato tutta la debolezza della politica. E, più in particolare, dei partiti al governo. Tanto che ha dato parecchio da pensare una frase pronunciata da Giancarlo Giorgetti in un corridoio di Montecitorio e catturata dal Corriere della Sera.

 

 

"Il problema del governo è cosa succederà tra due mesi", avrebbe detto mostrando che la vera preoccupazione non è "adesso", ma il "dopo". D'altronde il ministro dello Sviluppo economico era già stato abbastanza chiaro: "Dimissioni? Per affrontare questa nuova fase serve una messa a punto: il governo con la sua maggioranza adotti un nuovo tipo di metodo di lavoro che ci permetta di affrontare in maniera costruttiva i tanti dossier, anche divisi, per non trasformare quest’anno in una lunghissima, dannosa campagna elettorale che non serve al paese". Insomma, l'anno che dovrà affrontare l'esecutivo non è dei più semplici. Lo crede anche Mario Draghi, che è d'accordo con il ragionamento di Mattarella. "Per qualche mese l'Italia sarà al sicuro. Ma cosa succederà quando si tornerà al voto?".

 

 

Il premier, così come il capo dello Stato, sono rimasti a dir poco allibiti di fronte al fuoco incrociato per la partita sul Colle. Screzi e frizioni che hanno portato a un nulla di fatto, a un "cambiare tutto per non cambiare niente". Sul tavolo del governo, infatti, ci sono sia la pandemia che il Pnrr. Due temi che potrebbero mettere a serio rischio l'esecutivo. Eppure, secondo Alessandro Sallusti, il presidente del Consiglio non si farà più indirizzare dalle forze politiche: "Da domani Draghi sarà un despota, darà solo ordini". Il motivo? Ora il premier deve metterci la faccia e la corsa al Quirinale è bella che terminata.

 

 

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