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Giancarlo Giorgetti sgancia una bomba sul Mattarella-bis: "Io fuori dal governo? È una ipotesi"

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Rimpasto o rottura? Giancarlo Giorgetti, numero due della Lega, esce clamorosamente allo scoperto quando gli chiedono, una volta appurato che si andrà al Mattarella bis, la possibilità per lui di lasciare il governo. "È una ipotesi, magari c'è da migliorare la squadra...". Sibillino, laconico. "Intanto oggi vado a casa", conclude il ministro per lo Sviluppo economico ai cronisti dell'agenzia Agi, che gli chiedono un commento a caldo sulla svolta della giornata. Matteo Salvini apre ufficialmente le danze ammettendo che l'unica soluzione al rebus del Colle è chiedere a Sergio Mattarella di restare altri 7 anni. 

 

 

"Sì, ma solo con convinzione", è la formula apri-pista che di fatto ufficializza una slavina già in atto da qualche minuto. "Avevo capito che aria tirava", ha poi ammesso il leader della Lega, accusando Pd e Movimento 5 Stelle di aver fatto catenaccio, rimandando al mittente ogni altra opzione. L'ultima, in ordine di tempo, quella di Marta Cartabia. "Rifiutavano anche candidature nate a sinistra, allora ho capito che bisognava chiudere su Mattarella per tornare a far lavorare Parlamento e governo", è stato il ragionamento del Capitano. Che però pare avere aperto una falla nel centrodestra e nel suo stesso partito. 

 

 

"Non ci posso credere", è stato lo sprezzante commento di Giorgia Meloni, mentre Ignazio La Russa è andato dritto al punto: "Centrodestra? Quale centrodestra?". Ci sarà tempo per provare a ricucire, ma intanto esplode la bomba Giorgetti. Una sua eventuale uscita dal governo sarebbe da legare non solo a un rimpasto, ma a una protesta politica. Già sulla scelta di candidare Elisabetta Casellati, poi naufragata in aula, aveva commentato polemico: "Chiedete a Draghi". Dopo di ché, nelle ore di convulse trattative incrociate, secondo Repubblica il più draghiano del centrodestra (forse l'unico) avrebbe ammesso sconsolato: "Mi sono tirato fuori". Non è una sorpresa: Giorgetti tifava per Draghi al Quirinale. Certo, il "congelamento" dell'attuale situazione non lo delude, essendo un fan della stabilità, ma l'andamento delle strategie per arrivarci forse sì.

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