Silvio Berlusconi-Mario Draghi, la telefonata è finita male: "Sa come mi sono giocato 25 anni di vita?"
La telefonata tra Silvio Berlusconi e Mario Draghi "non è andata granché bene". Lo rivela il condirettore di Libero Pietro Senaldi, in collegamento con Coffee Break su La7, e conferma dopo poche ore anche Aldo Cazzullo nel suo live dalla Camera per Corriere.it.
"Giorni molto brutti": la drammatica testimonianza del fratello paolo sulle condizioni di Berlusconi
I rapporti tra il Cav e il premier sono gelidi da tempo, il leader di Forza Italia accusa SuperMario di essere irriconoscente e aver scordato che è stato lui, Berlusconi, a portarlo alla guida della Bce e ad aver contribuito a regalargli Palazzo Chigi. Nella partita del Quirinale, Forza Italia ha più volte ribadito la volontà di "blindare" Draghi alla presidenza del Consiglio. "Alla domanda di Draghi - Cosa ne pensa di questa ipotesi che lasciassi Palazzo Chigi? - B ha risposto: «Mi sono giocato 25 anni della mia vita, una montagna di denaro, la mia credibilità per andare a Palazzo Chigi. Non sono la persona giusta cui fare questa domanda", rivela Cazzullo, secondo cui il Cav avrebbe addirittura fatto un tentativo per rientrare in gioco, rilanciando la propria candidatura vista l'impasse nelle trattative con il centrosinistra.
Sfumata nuovamente l'ipotesi, Berlusconi vedrebbe di buon occhio come punto di caduta Mattarella o, perché no? Pier Ferdinando Casini, con cui ha avuto una telefonata molto più cordiale che con Draghi.