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Quirinale, "rissa tra M5s e stop al voto imposto da Fico": la fronda cerca di sfondare in aula per votare, fermati con le brutte

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La quinta votazione per il Quirinale inizia con il caos. E non quello dentro l'Aula. Roberto Fico, a pochi minuti dalla chiama, è stato costretto a interrompere le votazioni. Al presidente della Camera dei deputati è infatti giunta voce che alcuni grandi elettori del Movimento 5 stelle stavano bloccando l’accesso all’Aula a dei compagni di partito che volevano presentarsi per votare nonostante in accordo con Partito democratico e Liberi e Uguali, Giuseppe Conte avesse optato per astenersi.

 

 

A rivelare quanto starebbe accadendo, almeno secondo Open.it, il senatore Cinque Stelle Pietro Lorefice. La confusione e le spaccature interne al Movimento sono evidenti. Non a caso i grillini sono alla sbaraglio, senza alcun nome come possibile candidato. Conte si limita a dire "no" a Mario Draghi al Colle, una grande fetta di pentastellati nella giornata di ieri ha già espresso il proprio voto a favore di Sergio Mattarella, mentre - è quanto riportato da alcuni retroscena - una buona parte sarebbe già pronta a votare Maria Elisabetta Casellati.

 

 

Il centrodestra ha infatti annunciato che porterà in aula il nome della presidente del Senato. "È sempre la destra a candidare le donne. Casellati non è divisiva, è la proposta più istituzionale, la meno politica. Ma si dice di no solo perchè non è di sinistra", ha detto la leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni fuori Montecitorio. E ancora: "Votiamo Casellati, una figura istituzionale, una donna, dopodiché bisogna decidere: noi stiamo facendo quello che possiamo per decidere, gli altri facciano un passo avanti anche loro. Hanno detto no su almeno 8 nomi. Chi sta bloccando il quadro è la sinistra tanto per cambiare". E infatti nelle ultime ore dem e grillini hanno deciso di declinare l'invito di Matteo Salvini: niente faccia a faccia per decidere insieme una soluzione.

 

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