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Quirinale, il nome di Frattini scatena Ignazio La Russa: "Non mi piace il metodo, da dove spunta?". Alta tensione Fdi-Salvini

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E alla fine rispuntò Franco Frattini. Potrebbe essere il nome che Matteo Salvini è pronto a portare al vertice di centrodestra in vista del quinto voto sul Quirinale, quello di domani, venerdì 28 gennaio. Un nome su cui era già piovuto il "niet" del Pd agli inizi dell'infinita trattativa. Il "no comment" della Lega, di fatto, conferma che non si tratta di una boutade.

Ma il nome di Frattini fa scattare Fratelli d'Italia, almeno Ignazio La Russa, che spende parole di fuoco. "Frattini è persona stimabile, ma non mi risulta che sia nelle recenti interlocuzioni del centrodestra, di sicuro non con Fratelli d'Italia", premette il senatore. "E nemmeno da parte degli altri gruppi che stamani hanno partecipato al vertice del centrodestra che non hanno fatto il suo nome. Se non c'è nella rosa di nomi che abbiamo indicato, mi pare difficile che spunti all'improvviso. Potrebbe essere, magari se ne parlerà nel vertice di stasera ma non mi piace il metodo", conclude La Russa. Parole durissime, insomma, e che dimostrano come nel centrodestra la tensione resti altissima.

Sempre nella giornata di oggi, è infatti filtrata l'irritazione, in mattinata, di Giorgia Meloni (mai smentita e anzi confermata da altri esponenti di FdI). La Meloni, infatti, non ha condiviso la scelta di votare scheda bianca anche oggi, alle quarte votazioni: chiedeva di esprimersi su un nome, per iniziare a contarsi e a serrare le truppe. Idea che, però, è stata respinta sia dalla Lega sia da Forza Italia.

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