Quirinale, Matteo Salvini: "Dopodomani dai miei figli". Una telefonata per chiudere la partita?
Anche la quarta giornata di votazioni per l’elezione del presidente della Repubblica è andata via senza novità sostanziali. Il centrodestra si è astenuto e quindi continua lo stallo romano che sta contraddistinguendo la partita del Quirinale. Matteo Salvini si è però detto fiducioso di chiuderla entro domani: “Conto dopodomani di vedere i miei figli. Tra poco telefonerò agli altri leader, in rigoroso ordine alfabetico, così non ci saranno interpretazioni. Sono fiducioso? Sì, lo sono”. Insomma, pronto il contatto con Enrico Letta.
Incalzato da Corriere Tv, il segretario della Lega non ha voluto sbilanciarsi sui nomi, né su quelli finora emersi né su altri. L’identikit del suo presidente ideale è sempre lo stesso: una persona senza tessere di partito, al di fuori della politica, di profilo internazionale e servitore dello Stato. “Sto lavorando per i sì, non sono l’uomo dei no”, ha risposto Salvini a chi gli chiedeva un commento sugli stop arrivati sui nomi di Elisabetta Belloni e Pier Ferdinando Casini.
Dalla votazione di oggi è emerso che Sergio Mattarella è stato di nuovo il più votato, con le sue preferenze in aumento: sono state 166. “Lui ha detto almeno 18 volte di non essere disponibile a un reincarico”, ha tagliato corto Salvini. Il quale sta provando a fare da mediatore tra il centrodestra e la controparte di sinistra, con una missione tutt’altro che semplice: “Tenere unito il centrodestra e tenere unita la maggioranza”.