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Quirinale, il Pd si espone: "Elisabetta Belloni soluzione onorevole". I dubbi sulla "007" al Colle

Elisabetta Belloni

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Secondo fonti del Pd, Elisabetta Belloni al Quirinale è una "soluzione onorevole". Il capo dei Servizi segreti, voluta da Mario Draghi, potrebbe a questo punto essere in lizza per diventare il prossimo presidente della Repubblica visto che il suo nome piace trasversalmente a tutti i partiti da Fratelli d'Italia - Giorgia Meloni ha espressamente fatto il suo nome - alla Lega, fino al centrosinistra, appunto. 

"Si è fatto qualche passo avanti", ha infatti commentato il segretario del Pd Enrico Letta, parlando con i giornalisti davanti a Montecitorio. "Io guardo le cose con fiducia e ottimismo, occorre uscire dalla logica dei vincitori e vinti".  E Maurizio Lupi, presidente di Noi con l'Italia fuori dalla Camera ha aggiunto: "Salvini ha avuto il mandato di chiudere oggi su un nome di alto profilo da individuare. La Belloni? È autorevole ma ce ne sono altri, adesso vedremo, abbiamo chiesto da domani di effettuare due votazioni perché dobbiamo chiudere".

C'è però una questione di opportunità per quanto riguarda la Belloni. Il problema è che passerebbe dal ruolo di capo dei Servizi segreti a presidente della Repubblica. "Non viviamo in una democrazia dimezzata o in uno stato autoritario. Il capo dei servizi segreti, chiunque sia, non può assurgere a ruoli istituzionali per inadeguatezza della funzione e potenziale potere di condizionamento, tantomeno può concorrere ai vertici dello Stato", ha attaccato il senatore del Psi Riccardo Nencini in una nota. "Un'Italia che percorresse strade sudamericane o emulasse la Russia di Putin tradirebbe la sua storia repubblicana è lo spirito della costituzione". Non è l'unico a pensarla così.

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