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Quirinale, "nome nel perimetro della maggioranza". Indiscrezione: Meloni all'angolo?

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Nei retroscena convulsi della serata sul Quirinale, aumenta un sospetto: votare il presidente della Repubblica "restando nel perimetro della maggioranza". Non è un dettaglio da poco, perché l'unica esclusa dal gioco rischia di essere Giorgia Meloni. Quando è filtrato lo scoop del Foglio (smentito dalla Lega) sull'incontro tra Matteo Salvini e Sabino Cassese, le reazioni di Forza Italia e Fratelli d'Italia non sono pervenute. Un gelo spiegabile con il riserbo che richiede la situazione, ma anche con lo spiazzamento per una accelerazione avvertita come farina del sacco del solo Salvini. D'altronde, è il Capitano ad aver preso in mano le redini della trattativa con Enrico Letta, Giuseppe Conte e Matteo Renzi

 

 



Fratelli d'Italia ha chiesto ufficialmente all'alleato di mettere sul tavolo dei suoi "contatti" uno dei nomi proposti dal centrodestra, la famosa rosa (Pera, Nordio e Letizia Moratti) sfiorata nel giro di una sera. Il vero punto di caduta della coalizione sarebbe Elisabetta Casellati, presidente del Senato. Letta nipote ha detto un chiarissimo e brusco no, temendo la tentazione di arrivare alla sua elezione con una prova di forza del centrodestra. Più sfumato Conte, molto attento a non scartare a priori una scelta "istituzionale" a patto che ci si arrivi con intesa collegiale. Non è un caso che la Meloni però abbia mandato un messaggio a Salvini candidato Guido Crosetto. Un gesto, a sua volta, non gradito particolarmente dai leghisti che si sono sentiti scavalcati. 

 

 

 



Ma uno degli elementi decisivi in questa partita è il governo, che a detta di molti non deve cadere. Salvini ha blindato Mario Draghi a Palazzo Chigi, lo stesso ha fatto Conte, poche ore fa. Uno stillicidio quotidiano che se da un lato rappresenta uno stop alle ambizioni di SuperMario, dall'altro è un bel paletto per chi, come la Meloni, vorrebbe fare en plein: contribuire alla scelta del presidente e, magari, spaccare la maggioranza e, perché no, arrivare alle elezioni anticipate. E quella frase fatta filtrare da Alessandra Sardoni, inviata della Maratona Mentana su La7, "restare nel perimetro della maggioranza" per non causare scossoni letali per il Paese, potrebbe condurre a una rottura politica grave e forse definitiva nel cuore del centrodestra.

 

 

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