Quirinale, il centrosinistra respinge i candidati del centrodestra: "Vediamoci domani", il nome sul tavolo
Quasi due ore di vertice, per dire "no" alle candidature del centrodestra per il Quirinale. Il segretario del Pd Enrico Letta, il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte e l'esponente di Articolo1-LeU Roberto Speranza fanno sapere che il centrosinistra non presenterà alcuna rosa di propri candidati. Strategia diametralmente opposta a quella di Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Antonio Tajani, che a metà di martedì pomeriggio avevano annunciato i loro tre nomi per il Colle: Marcello Pera, Letizia Moratti e Carlo Nordio.
"Non riteniamo che su quei nomi possa svilupparsi quella larga condivisione necessaria in questo momento", fanno sapere i leader del centrosinistra, intenzionati a chiedere un incontro per domani alla delegazione del centrodestra per uscire dalla impasse. "Non si esce finché non si trova una intesa", ammette Letta. La richiesta è quella di individuare insieme un nome super partes, difficile da individuare al momento. Quasi impossibile che sia Elisabetta Casellati, presidente del Senato ed esponente di Forza Italia che Salvini, Meloni e Tajani avevano tenuto fuori dalla loro rosa proprio per "preservarla" in quanto carta istituzionale da giocare, magari, a partire dalla quarta votazione sperando che centristi e parte dei grillini possano aiutarla a superare quota 505 voti. Possibile, invece, che sul tavolo ci finisca quello di Pier Ferdinando Casini, in grado di trovare sostenitori (o meglio, non odiatori) da una parte all'altra del Parlamento.