Quirinale, volano insulti in aula contro Mario Draghi: "Usurpatore, alieno, nemico personale". Chi apre il fuoco
Cresce la fronda anti-Draghi. Nello stupore dei più, la corsa al Quirinale per il premier potrebbe essere già conclusa. Nonostante quello di Mario Draghi sia stato uno dei primi nomi proposti senza distinzione di appartenenza politica, i partiti sembrano cambiare idea. Lo conferma Aldo Cazzullo che, nella diretta sul Corriere.it in occasione del secondo giorno di votazioni, rivela il clima che si respira.
"L'ostilità a Draghi tra i grandi elettori è impressionante. La maggioranza non gli ha mai parlato in vita sua, ma proprio per questo lo vede come un alieno, un usurpatore. Casini invece è percepito come 'uno di noi'". Un'indiscrezione che potrebbe far pensare che alla fine a spuntarla sia proprio Pier Ferdinando Casini. Molti infatti coloro che spingono per lasciare Draghi lì dov'è: a Palazzo Chigi. Oltre a Matteo Salvini, che ha già annunciato le intenzioni del centrodestra, sfavorevoli a un'ascesa del premier anche i parlamentari del Movimento 5 Stelle.
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"Tutti i grillini con cui ho parlato mi hanno detto: mai uno del Pd, Draghi neanche morti", era stata la conferma di Vittorio Sgarbi a quanto detto da Cazzullo. E allora, tra i pochi a fare il tifo per il presidente del Consiglio c'è Renato Brunetta. Secondo Cazzullo per il ministro della Pubblica amministrazione, "dobbiamo dargli la gittata più ampia possibile. Debito, spread, Pnrr, Covid, guerra in Ucraina: su tutti i fronti è quello che garantisce meglio l’Italia. E sette anni sono più di uno". Non la vede così Augusto Minzolini. A detta della firma del Corsera, "il direttore del Giornale è ormai nemico personale di Draghi". E pare in buona compagnia.
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