Luciana Lamorgese, ma quale Quirinale? Stupri e immigrati, perché sta per crollare: indiscreto a Palazzo
La prima cosa da ricordare è il disegno che ha portato Luciana Lamorgese al Viminale. L'ex prefetta è in effetti una creatura di Sergio Mattarella, che dal Colle l'ha scelta per il Conte-bis, difesa nel passaggio di consegne a Mario Draghi e soprattutto protetta dalla martellante serie di attacchi che sono arrivati in questi anni dal Carroccio (per la questione migranti, per i rave party con scorta della polizia etc.). La conseguenza è ovvia: come già si prevedeva, con il cambio della guardia ai vertici dello Stato la sua poltrona ha iniziato a risultare mortalmente scomoda. Il destino del ministero dell'Interno è legato al trasloco del premier Quirinale. Pare che questa casella sia uno dei perni della trattativa. Per far quadrare i conti in caso di formazione di un nuovo governo, la Lega chiede che l'incarico torni a uno dei suoi. Dall'altro fronte è stata avanzata una controproposta, ovvero un avvicendamento con un altro "tecnico". E il Carroccio non ci sta. Al di là di come termineranno le manovre, un fatto resta: attorno alla Lamorgese il clima è completamente cambiato.
CHI LA CONOSCE? - Nelle ultime ore l'ex funzionaria ha ricevuto attacchi dall'intero arco parlamentare. Da Leu a Fratelli d'Italia. Matteo Orfini e l'ala massimalista dem l'accusano per quanto successo a Roma, dove la polizia è intervenuta caricando alla manifestazione per il ragazzo morto nei giorni di stage per l'alternanza scuola-lavoro. Per quanto riguarda la sinistra e le Ong - che teoricamente dovrebbero essere dalla sua parte - c'è chi minaccia di denunciarla perché da giorni rifiuta di assegnare un porto per lo sbarco per una nave di Medici Senza Frontiere che trasporta più di 400 migranti recuperati al largo della Libia. Non è una questione da poco: si tratta della stessa situazione per la quale Matteo Salvini sta venendo processato a Palermo con l'accusa di sequestro di persona (caso Open Arms). Peraltro siamo in pieno inverno: il leader leghista per molto meno è stato trattato come un torturatore. E bisogna considerare anche quali sono i risultati.
Qualcosa di sbagliato nella gestione dei flussi dall'Africa di sicuro oggi c'è: la Lega e Fdi continuano a rilanciare una serie di dati devastanti: sbarchi aumentati del 600% rispetto tre anni fa. Al 22 gennaio 2019, il dato di Salvini era 202 arrivi, oggi siamo a 1449. E bisogna calcolare che la pandemia ha decisamente "raffreddato" le rotte migratorie. Se le cose dovessero migliorare per quanto riguarda la pandemia, il canale di Sicilia rischia di essere preso d'assalto.
MEA CULPA - Altro problema: Luciana ultimamente non è popolare neanche dalle parti del Pd e dintorni. Una delle spine riguarda il Capodanno a Milano. Dopo la raffica di tentati stupri in pieno centro, il sindaco Giuseppe Sala ha chiesto l'aiuto del Viminale. Mancano uomini per garantire sicurezza, ha detto il primo cittadino recitando il suo "mea culpa" per quanto successo. E questo perché «l'amministrazione pubblica-si è caratterizzata negli ultimi anni per una riduzione del personale e le forze di polizia sono diminuite di molto». Il ministro finora non ha dato risposta, prima ha completato la sua missione a Foggia, dove ha annunciato che lo Stato deve tornare a far sentire la sua voce. Coincidenza poco fortunata poche ore dopo sempre in Puglia, a Taranto, un gruppo di balordi apriva il fuoco contro un'auto della polizia. Dopo il voto per il Quirinale, il ministro ha annunciato che visiterà il capoluogo lombardo. Se ancora sarà al suo posto.