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Vittorio Sgarbi a In Onda: "Quirinale? Ecco il nome buono per non mortificare Silvio Berlusconi"

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Quirinale, e ora che succede? Questa la domanda che dopo il passo indietro condito dal veto su Mario Draghi di Silvio Berlusconi ci si pone anche a In Onda, il programma in onda su La7 e condotto da David Parenzo e Concita De Gregorio. Ospite in collegamento ecco Vittorio Sgarbi, forse la persona più vicina al Cav in questi giorni di campagna quirinalizia, ora sfumata. E il critico d'arte prova a tratteggiare uno scenario, a fare dei nomi.

 

E premette: "Continuo a ricevere da area Pd e M5s che un candidato di centrodestra che non sia Mario Draghi potrebbe ricevere molti voti e non dalla destra stessa", rivela. Insomma, un quadro tutt'altro che scontato. Quale profilo?, chiede dunque la De Gregorio. E Sgarbi riprende: "Il profilo più opportuno per evitare la mortificazione di Silvio Berlusconi potrebbe essere Gianni Letta, ma se vince Letta vince il centrodestra, se perde, perde solo lui. Allora la figura più significativa potrebbe essere Elisabetta Casellati: è donna, di Forza Italia, è presidente del Senato", sottolinea il critico d'arte lasciando intendere che per il Colle potrebbe spuntarla davvero lei. 

 

"In qualche modo - riprende - non sarebbe un voto a un candidato come Berlusconi, che crea contrasto politico anche se umanamente suscita cordialità. La Casellati sarebbe un voto istituzionale. Non è escluso che quello sia il profilo più vicino a ottenere un risultato. Il problema è: come voteranno tutti gli ex M5s pur di non correre il rischio di Draghi, che lo vedono come il rosso per il toro. Io sono sempre stato vicino all'idea che Draghi potesse essere un candidato utile anche per il centrodestra. Ma se Berlusconi si mette di traverso è difficile: per essere eletto, Draghi ha bisogno del centrodestra", conclude Vittorio Sgarbi.

 

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