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Quirinale, Silvio Berlusconi ritira la candidatura: "Ora Draghi...", dal vertice di centrodestra un'indicazione pesante

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Silvio Berlusconi ha ritirato la candidatura per il Quirinale. Il passo indietro era ormai scontato ed è stato confermato dal diretto interessato nel corso del vertice del centrodestra, che pare essere stato piuttosto rapido: d’altronde era già tutto chiaro, con il Cavaliere che era rimasto ad Arcore dopo aver preso atto di non avere i numeri necessari per essere eletto presidente della Repubblica.

Il leader di Forza Italia vuole comunque contare nella partita. “Faremo una proposta condivisa con il centrodestra, in grado di avere il massimo consenso possibile”, ha assicurato Berlusconi, che ha poi voluto mandare un messaggio molto importante sulla corsa per il Quirinale: “Mario Draghi resti premier”. E quindi l’attuale inquilino di Palazzo Chigi non è la prima scelta del Cav per la successione di Sergio Mattarella? Negli ultimi giorni l’impressione è che tutto andasse in quella direzione, con la discussione che si era spostata su come garantire la continuità di governo una volta che Draghi si fosse trasferito al Colle.

A questo punto un’ipotesi credibile che potrebbe rientrare nei parametri della “proposta condivisa con il centrodestra” che al tempo stesso potrebbe essere “in grado di avere il massimo consenso possibile” conduce dritti a Pier Ferdinando Casini. Come extrema ratio sullo sfondo resta sempre il Mattarella bis, ma non è escluso che possa rientrare in gioco anche Draghi se dovesse essere raggiunto un patto di governo forte.

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