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Enrico Letta insulta, Maurizio Gasparri lo asfalta: "Con quell'aria da padrone...", basta una frase

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Sull'elezione del presidente della Repubblica scoppia una nuova polemica. Enrico Letta, segretario del Partito democratico, "chiede agli altri leader di trovare una candidatura unitaria in un clima di collaborazione; dall'altra pone veti sugli avversari e usa termini assolutamente fuori luogo", rivela il Giornale. Si tratta dell'accusa che il numero uno del Pd ha fatto al centrodestra di essersi comportato "come se avesse la maggioranza". Letta ha poi detto del centrodestra che, "ha tentato l'assalto al Colle con un candidato. Noi ci siamo trovati nella difficoltà di dover respingere questo assalto".Il riferimento è alla candidatura di Silvio Berlusconi che entro domenica 23 gennaio deciderà di sciogliere la riserva.

 

 

A replicare è stato Maurizio Gasparri. Il senatore di Forza Italia ha accusato il segretario del Pd di usare "espressioni sgradevoli con aria da 'padrone' delle istituzioni. Ma si sa che per Letta e compagni  'loro' di sinistra, politici o togati, sono 'più uguali degli altri' e possono fare nelle istituzioni quello che vogliono". Una replica al fulmicotone che mette sotto accusa i comportamenti di Letta nell'ambito di una questione così delicata come le votazioni sul Quirinale e la scelta del nuovo Capo dello Stato.

 

Secondo il Giornale. Letta e Giuseppe Conte non hanno ancora una strategia ben precisa per affrontare la sfida per il Quirinale e quindi, non sapendo quali pesci prendere, si limitano ai veti e alle minacce politiche. Addirittura i giallorossi valutano l'uscita dall'Aula se Berlusconi dovesse accettare la candidatura. Sperano così di scongiurare una sua elezione, ma forse non sanno che un tale segno di debolezza potrebbe finire per essere un boomerang micidiale". Insomma l'idea di un candidato comune che abbracci tutto l'arco costituzionale.

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