Matteo Bassetti, il trionfo sul Quirinale: "Uno scempio costituzionale". Come vogliono falsare il voto: chi si schiera col virologo
Ormai mancano pochi giorni al voto sul Quirinale. E mentre continuano trattative, mentre fioccano i retroscena in quello che sembra uno stallo con pochi precedenti, ancora non si è presa una decisione definitiva sulle modalità di voto: chi è positivo, che farà? E chi ha qualche linea di febbre? Nodi che devono essere sciolti al più presto, onde evitare che l'elezione del prossimo presidente della Repubblica venga influenzata o compromessa dalle assenze.
E sulla vicenda, con toni molto decisi, dice la sua Matteo Renzi. Lo fa in un intervento di buon mattino su Radio Leopolda con cui, di fatto, sposa in toto le posizioni avanzate nei giorni scorsi da Matteo Bassetti, il quale ha chiesto a gran voce di smetterla con atteggiamenti catastrofisti e di permettere a tutti di votare. "Ma di che cavolo parliamo? Non è che se hai un ascesso o un po' di febbre non voti per il Presidente della Repubblica. Ma siamo fuori?", premette sparando ad alzo zero Renzi.
E ancora, il leader di Italia Viva ed ex premier aggiunge: "Basta con il catastrofismo del Covid. Chi parlava di catastrofe, in un clima di paura, è stato smentito. Avevano ragione Matteo Bassetti, da un mese, e Alberto Zangrillo. Ha ragione chi non parla di disastri". Renzi, dopo l'odg approvato ieri, mercoledì 19 gennaio, alla Camera, chiede dunque che "non si commetta lo scempio costituzionale di non fare votare chi ha 37,6 di febbre. Non è dittatura sanitaria ma grigio burocratismo. Non si può permettere che questa elezione sia segnata dalla mancanza poisitivi. Se stai male - suggerisce - non voti ma come uno si alza e per andare a fare il tampone allo stesso modo si può alzare e, in un circuito protetto, votare alla Camera", conclude Matteo Renzi nel suo ragionamento di assoluto buonsenso.