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Quirinale, la Camera richiama il governo: al voto anche i grandi elettori positivi. Ipotesi "Covid hotel"

Roberto Fico

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Anche i grandi elettori positivi o in quarantena o non vaccinati devono poter votare per eleggere il prossimo presidente della Repubblica. "Garantire ogni forma di collaborazione per permettere a tutti i 1.009 delegati di partecipare al voto, in raccordo con le altre istituzioni", in modo da "rimuovere ogni forma di impedimento, anche attraverso un intervento di carattere normativo". Gli ordini del giorno - presentati da FdI e FI al dl Super Green pass che impegnano il governo ad attivarsi in proposito - sono stati approvati oggi in Aula alla Camera, con soli 4 no e 20 astensioni.

 

 

Sui due ordini del giorno, il governo, rappresentato dal sottosegretario alla Salute Andrea Costa, si era rimesso all'Aula. Si tratta di una passo formale a sostegno del pressing del centrodestra perché sia consentito a tutti votare per il prossimo inquilino del Colle. "Partecipare alle votazioni del nuovo Capo dello Stato non è solo un diritto costituzionale ma un dovere per chi rappresenta milioni di cittadini italiani. In tal senso, l’ampia convergenza su questo ordine del giorno di tante forze politiche, a partire dall’intero centrodestra, rappresenta il migliore e più genuino contrappeso al rischio di veder negati i principi e i valori che sono alla base della nostra Nazione. Ecco perché rimuovere tutti gli ostacoli che avrebbero impedito ai parlamentari e ai delegati regionali di essere presenti in Aula e svolgere il loro ruolo era urgente e doveroso", ha commentato il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Francesco Lollobrigida. "Ora c’è un voto quasi unanime della Camera dei deputati, al cui presidente è costituzionalmente attribuito l’onore e l’onere di organizzare l’elezione del nuovo Capo dello Stato, che chiede a tutti i soggetti interessati di rimuovere ogni impedimento al voto dei 1009 aventi diritto. Sarebbe gravissimo non accadesse”. 

 

 

E Andrea Costa, sottosegretario alla Salute, è sostanzialmente d'accordo, addirittura suggerisce il "Covid hotel": "Bisogna fare ogni sforzo per mettere nelle condizioni di chi ha il diritto, di poter votare per il presidente della Repubblica. Per quanto riguarda i positivi si potrebbe fare un covid hotel a Roma e dare la possibilità ai positivi tramite spostamenti sicuri, di poter votare con la scheda a domicilio. Si fa per le amministrative, alle provinciali e alle comunali, credo per un'elezione importante come quella del presidente della Repubblica dobbiamo fare ogni sforzo per permettere a tutti di votare", ha detto a 24 Mattino su Radio 24 sottolineando che "l'ipotesi del covid hotel è tecnicamente realizzabile, quindi dobbiamo valutarne la possibilità e l’opportunità di realizzarla". 

 

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