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Quirinale, M5s: "Se resta il suo nome siamo pronti a farlo", minacce e vergogna contro Silvio Berlusconi

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Sarebbe clamoroso se lo facessero davvero. Sarebbe la prima volta. Uno sfregio. Una spaccatura irrecuperabile. Ma stando ad alcune fonti interne al Movimento cinque stelle, "in attesa delle mosse del centrodestra, è sempre più concreta l'idea di non presentarsi in aula alle prime tre votazioni" per il Quirinale, "per dare un segnale forte nel caso rimanga il nome di Silvio Berlusconi sul tavolo". "Siamo disposti ad adottare qualsiasi strategia per far saltare la sua candidatura", riferiscono le stesse fonti dopo il vertice del "copia e incolla" a tre tra Giuseppe Conte, Enrico Letta e Roberto Speranza

 

 

Sarebbe clamoroso non solo rispetto alle precedenti votazioni per il presidente della Repubblica ma anche per la tenuta del governo. "C'è totale sintonia nel dire che la candidatura del Cavaliere va assolutamente superata". Eppure governano insieme, insieme sostengono il premier Draghi. 

Giuseppe Conte, al termine dell'incontro con Letta e Speranza, ha infatti affermato: "Siamo pronti a un'azione forte, un confronto ampio e condiviso. Ovviamente andranno rimosse le candidature di parte, in particolare quella di Silvio Berlusconi". E ancora: "Siamo pronti a offrire al Paese un presidente o una presidente della Repubblica autorevole che possa rappresentare tutti".

 


E per quanto riguarda Palazzo Chigi, secondo il leader del Movimento è "opportuno che Mario Draghi resti alla guida di Palazzo Chigi".  

 

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