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Enrico Letta, Giuseppe Conte e Roberto Speranza, il vertice sul Quirinale: "Non c'è intesa sul nome"

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Un centrosinistra allo sbando. Enrico Letta, Roberto Speranza e Giuseppe Conte si sono incontrati nella giornata di mercoledì 19 gennaio. Il faccia a faccia con vista Quirinale è andato in scena nell'abitazione romana del leader del Movimento 5 Stelle. Risultato? Un nulla di fatto. Usciti soddisfatti, almeno questo è quello che hanno dichiarato, Cinque Stelle, Pd e LeU non hanno però un candidato alternativo a quello del centrodestra: ossia Silvio Berlusconi

"Ottimo incontro con Giuseppe Conte e Roberto Speranza - ha cinguettato il leader dem in un tweet uguale e identico a quello diffuso dagli altri due interlocutori -. Lavoreremo insieme per dare al Paese una o un presidente autorevole in cui tutti possano riconoscersi. Aperti al confronto, nessuno può vantare un diritto di prelazione. Tutti abbiamo il dovere della responsabilità". E poi sul nome scelto: "Non c'è alcuna intesa sui nomi perchè ne parleremo con il centrodestra nei prossimi giorni". 

Dello stesso parere l'ex premier: "L'incontro è andato bene. Siamo pronti a un'azione forte, a un confronto anche ampio e condiviso. Ovviamente andranno rimosse dal tavolo candidature di parte come quella di Berlusconi". Insomma, al di là del "no" al leader di Forza Italia, i tre sono allo sbaraglio e non hanno alcuna alternativa valida per il voto del 24 gennaio. Un diktat quello del centrosinistra, che Matteo Salvini intende rimandare al mittente. "Noi non mettiamo veti nei confronti di nessuno - aveva già detto il numero uno della Lega - non si capisce perché la sinistra, che negli ultimi 30 anni ha scelto presidenti della Repubblica appartenenti all'area della sinistra, quando fuori e dentro il Parlamento il centrodestra è maggioranza si permette di dire questo sì o questo no. Io dialogo con tutti, ascolto tutti, non mi permetto di dire con Letta non parlo".

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