Quarta Repubblica, "a prescindere da Berlusconi al Quirinale": crisi di governo, la profezia di Alessandro Sallusti
Silvio Berlusconi è un candidato "divisivo" per il Quirinale? Alessandro Sallusti, ospite di Nicola Porro a Quarta Repubblica, su Rete 4, nella puntata del 17 gennaio, smonta questo argomento: "Quando Berlusconi è candidato per qualcosa parte la corsa al tutti contro Berlusconi". In realtà, prosegue il direttore di Libero, "la questione del divisivo è molto pretestuosa" perché "tutti i presidenti della Repubblica sono divisivi" visto che "sono eletti da una parte che prevale sull'altra".
Non solo. Rispetto ai numeri che il Cavaliere avrebbe per salire al Colle, Sallusti sottolinea che anche l'attuale capo dello Stato, Sergio Mattarella, "partiva da un numero di elettori certi inferiore a quello che oggi avrebbe Berlusconi". Insomma, non è affatto detto che il leader di Forza Italia non abbia il consenso necessario per andare al Quirinale, quindi, "guardare Berlusconi con gli occhi di come guarderemmo pizza e fichi è totalmente sbagliato".
Detto questo, prevede il direttore di Libero, il governo Draghi "al 90 per cento cade con qualsiasi presidente della Repubblica venga eletto". E conclude Sallusti: "Quindi è inutile agitare lo spauracchio che se eleggono Silvio Berlusconi il governo cade". Non è la candidatura del Cavaliere al Colle il problema di questa maggioranza.
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