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Gianluigi Paragone, "sarebbe tempo perso": Quirinale, lo sfregio a Silvio Berlusconi

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"Silvio Berlusconi non mi ha chiamato, sapeva benissimo che sarebbe stata una fatica inutile": Gianluigi Paragone ha fatto sapere di non essere stato contattato dal leader di Forza Italia e in un'intervista ad Affariitaliani ha rivelato di avere già un nome su cui puntare per il Quirinale: "La posizione nostra è ampiamente nota". Lui, insieme agli ex grillini confluiti in Alternativa c’è, sembra essere favorevole solo al nome dell’ex vicepresidente emerito della Corte Costituzionale, Paolo Maddalena: "E’ il nome che io feci già tempo fa, da parecchio è il nostro candidato. Si tratta di una personalità che unisce tutto il fronte anti-Draghi".

 

 

 

Niente da fare pure sul nome di Mario Draghi: "Dovunque lo metti per me è un pericolo, è un avversario politico e un nemico culturale. Al quarto, al quinto, al sesto scrutinio", ha detto il fondatore di ItalExit. Che poi si è detto contrario a qualsiasi nome venga proposto dal centrodestra, spiegandone anche il motivo: "Prima di presentare un nome, deve togliere tutti gli obblighi vaccinali, green pass e super green pass, altrimenti per me non c’è dialogo".

 

 

 

Molto duro il suo pensiero sulla coalizione di destra: "Per ripulirsi deve ammettere di aver sbagliato e fare marcia indietro sui provvedimenti che ha sostenuto. Solo allora e se contestualmente avanzasse il nome di qualcuno che ha un profilo uguale a quello di Paolo Maddalena sarei disposto a ragionarci dal quarto voto. Ma all’orizzonte non c’è nulla di tutto questo".

 

 

 

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