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Matteo Salvini sotto attacco hacker: "Pubblicate migliaia di mail private", bomba all'ombra del Quirinale

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Sotto attacco hacker: Migliaia di messaggi personali e privati di Matteo Salvini ed esponenti di Noi con Salvini sono stati rubati e messi online dal sito Raidoforum. A denunciarlo sono alcuni esperti di cybersecurity italiani. Umberto Rapetto, in un articolo per https://www.infosec.news, sottolinea come si tratti di "addirittura 5 gigabyte di informazioni che per gli appassionati degli scenari politici possono risultare senza dubbio interessanti".

Chi ha pubblicato la corrispondenza parla di "Thousands of emails from Italy’s fascist Deputy Prime Minister, Matteo Salvini and the Noi con Salvini political party". Due indizi lasciano intendere molto: Salvini viene definito "fascista" (quindi è presumibile che gli hacker siano di ispirazione anarchica o comunque di sinistra) e "viceministro". Questo, spiega Rapetto, "lascia intendere che i messaggi risalgano a qualche anno fa. Probabilmente gli scambi epistolari – pur non recentissimi – possono rivelarsi meritevoli di approfondimento perché non è da escludere possano contenere dati, notizie, riferimenti e relazioni utili per ricostruire vicende che comunque hanno costituito cardine della cronaca nazionale".

Le email risalgono al periodo tra 2017 e 2018 e un altro grande esperto della materia come Matteo Flora, citato dallo stesso Rapetto, conferma: "Sì, l’archivio di mail di Matteo Salvini caricato su un noto forum di leak è reale. All’interno ~67000 email, ~5Gb compressi (20 decompressi?), provenienti da domini afferenti alla #LegaNord. Dati 02/2018. Caselle personali (ad es. di @lumorisi) e di servizio". Una vergogna politica che, immaginiamo, non desterà particolare indignazione nella sinistra italiana impegnata, al momento, a sbarrare il passo in ogni modo alla candidatura di Silvio Berlusconi al Quirinale. E chissà che la pubblicazione delle mail private di Salvini non intenda proprio destabilizzare il quadro politico gettando una bomba con tempismo sospetto su uno terreno già estremamente instabile.

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