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Quirinale, Berlusconi senza numeri? Cosa succede: Renzi e lo scenario "alternativo"

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Il centrosinistra oscilla tra un più garbato "il nome di Berlusconi è divisivo" a un più secco "Irricevibile". L'idea di vedere Silvio Berlusconi al Quirinale agita anche il Popolo viola e non solo Pd e M5s. "Ripeto quello che ho sempre detto. Il candidato deve essere unitario e non divisivo. Non deve essere un capo politico, ma una figura istituzionale", ha ribadito Enrico Letta. Giuseppe Conte è più ruvido: "Silvio Berlusconi alla Presidenza della Repubblica - scrive su Twitter - è per noi un'opzione irricevibile e improponibile. Il centrodestra non blocchi l'Italia. Qui fuori c'è un Paese che soffre e attende risposte, non possiamo giocare sulle spalle di famiglie e imprese".

 

 

Il Movimento 5 Stelle è in subbuglio. Paola Taverna, vicepresidente del Senato e del M5S: "Questa candidatura oltre a essere irricevibile, rappresenta una distanza abissale da ciò che serve al Paese e che chiedono i cittadini in un momento così delicato. Senza parole". Davide Crippa: "E' evidentemente un modo per dividere, non certo per unire e per lavorare a una soluzione condivisa, nell'interesse del Paese. Il Movimento Cinquestelle ha già chiarito che non voterà per Berlusconi".

 

Matteo Renzi, leader di Iv parla di "melina", sottolineando che Salvini e Meloni "lo tengono lì per motivi tattici, la settimana prossima vedremo se fanno sul serio o no", fa sapere la Stampa. Ma se il centrodestra mette in campo un nome diverso, sottolinea Renzi, "un candidato che fa gli interessi dell'Italia e degli italiani, credibile, noi siamo pronti a votarlo". Contrario al Cavaliere anche Carlo Calenda: "La candidatura di Berlusconi mostra uno dei problemi non solo dell'Italia, ma della nostra epoca: la mancanza di senso del limite. Perché durante un periodo così difficile, dopo che il Paese ha trovato unità attorno a Draghi, si vuole andare incontro a una crisi di governo?".

 

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