Giuseppe Conte ed Enrico Letta, selfie davanti alla bara di David Sassoli: "Superato ogni limite", esplode il caso
Eccolo Giuseppe Conte, di spalle, davanti alla bara di David Sassoli, il presidente del Parlamento europeo scomparso tre giorni fa, nella camera ardente allestita in Campidoglio. La sua immagine di schiena - per dire "Io c'ero" - prontamente pubblicata su tutti i suoi profili sociale è quantomeno una caduta di stile imperdonabile. Come osserva Francesco Storace nel suo articolo su Il Tempo, "lo stile è roba di altri tempi. Se persino l'omaggio ai defunti diventa occasione di esibizionismo personale; se pure il saluto a chi se ne va serve alla propria pubblicità; vuol dire che si è superato per davvero ogni limite".
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E Conte quel limite lo ha superato. Ed è in buona compagnia, visto che anche il segretario del Pd Enrico Letta, ha fatto più o meno la stessa cosa. I due leader "non hanno trovato di meglio che postare sui loro account personali fotografie che li ritraggono davanti alla bara di Sassoli. Una scelta che ha fatto indignare anche molti loro stessi sostenitori e che dovrebbe far riflettere sul significato della parola sobrietà". Sulla loro "vanagloria che si potevano risparmiare". Ma c'era davvero bisogno di farsi un selfie davanti al povero defunto?
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Il leader del Movimento 5 stelle, in particolare, non ha resistito: si è fatto immortalare "come davanti ad un monumento, di spalle e con la sua inconfondibile sagoma, poi prontamente postata su Twitter". Una scelta che ha mandato su tutte le furie il popolo social. Sia Conte che Letta infatti "si sono beccati un finimondo di improperi e davvero farebbero bene a cliccare sul tasto 'elimina' per togliere di mezzo quei tweet e una galleria di insulti dovuti alla loro caduta di stile".
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