Quirinale: "Buongiorno, sono Silvio Berlusconi". "Ma vai a cag***": indiscrezioni, la telefonata finita malissimo
Il telefono del Cav. Così si intitola il pezzo pubblicato da Il Foglio a firma di Salvatore Merlo e Simone Canettieri e riguardante l’oggetto che Silvio Berlusconi aveva “bandito” dalla sua vita e che ora ha riscoperto come “superpotere suadente” per il Quirinale. Addirittura il leader di Forza Italia, 85 anni, per continuare a coltivare il suo sogno di diventare presidente della Repubblica sta facendo delle telefonate anche nel cuore della notte.
“Con risvolti inaspettati - racconta Il Foglio - tipo: ‘Pronto, sono Silvio Berlusconi’. E l’altro, pensando a uno scherzo: ‘Ma va a cag***’. Un tempo era Papa Francesco che chiamava a sorpresa case famiglia, pretini, seminaristi e novelli sposi. Ora è Berlusconi che fa squillare i cellulari di mezzo Parlamento, con una predilezione anche lui francescana per gli ultimi, i sofferenti, i futuri disoccupati. Insomma per i peones”.
Tra questi anche Nicola Acunzo, deputato che è fuoriuscito dal Movimento 5 Stelle ed è passato al gruppo Misto. Il Foglio ha svelato com’è andata la telefonata tra lui e il Cav: “‘Mi dicono che lei è attore di fiction’, si sente dire quello dal proprietario di Mediaset, Medusa film e Taodue produzioni. E già uno si deve immaginare la faccia di Acunzo. Alla fine la conversazione prende una piega talmente buona che il peone-attore non solo promette a Berlusconi il suo voto, ma pure quello di un altro parlamentare amico suo. Ciak, si gira”.