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Quirinale, la fronda M5s pronta a votare Silvio Berlusconi per salvare la poltrona: la fine di Di Maio e Conte?

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Nell'M5s non si vedono soluzioni per sbloccare il voto sul Quirinale. Dai deputati riuniti in assemblea emerge l'orientamento di seguire i colleghi del Senato con la richiesta di un bis che Sergio Mattarella non è intenzionato a concedere. In assemblea qualcuno - come Luigi Gallo e Francesco Berti - critica la fuga in avanti di Palazzo Madama sul Mattarella bis perché "scoprire le carte ci indebolisce", ma arrivano una serie di aperture alla rielezione del Capo dello Stato, sottolinea il Giornale.

 

 

L'altra indicazione del gruppo di Montecitorio è un no secco al passaggio di Mario Draghi sul Colle più alto. L'ex ministro Vincenzo Spadafora è categorico: "Abbiamo fatto un sacrificio enorme entrando nel governo Draghi, e lo abbiamo fatto per la pandemia. E per questo non possiamo andare al voto: eleggere Draghi al Quirinale significherebbe invece andare al voto". L'ex ministra Giulia Grillo la pensa uguale: "Draghi, obnubilato dalla sua ambizione sfrenata, non sta portando avanti un'azione di governo seria ed incisiva come fatto nella prima fase. Draghi deve mettersi al servizio del Paese, non della sua ambizione. Il M5s si può sotterrare se fa un altro governo".

 

 

Il principale problema del Movimento è l'isolamento di Conte. Molte le critiche sul "buco nell'acqua" dopo l'incontro con Enrico Letta di lunedì sera. "Si sono visti ma non sono riusciti a impostare una linea", spiega una fonte autorevole del M5s. A dimostrazione del caos, "nelle ultime ore sono tornate a impazzare le voci su un drappello di una trentina di grillini pronti a votare per Silvio Berlusconi. Circola un'indiscrezione secondo cui gli scontenti potrebbero scrivere il nome del leader di Fi nei primi due scrutini per lanciare un avvertimento a Conte", scrive il Giornale. Un brutto colpo per Giuseppe Conte, ma anche per Luigi Di Maio che lo ha voluto come capo politico.

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