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Mario Draghi, "sì" al bis di Sergio Mattarella al Quirinale? Indiscrezioni: l'ultima ipotesi del premier

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"L'ultima postilla è che non risponderò a domande su immediati e futuri sviluppi sul Quirinale". Mario Draghi lo ha detto chiaro e tondo nella conferenza stampa per fare il punto sulle misure anti-Covid: del Colle non si parla. E poco importa se il voto per il nuovo presidente della Repubblica è fissato per il 24 gennaio così come se il suo nome è sulla bocca di tutti, le elezioni finiscono in secondo piano rispetto alla pandemia. Potrebbe essere proprio questo a frenare le ambizioni del premier, che dopo un timido sbilanciamento (in un'altra conferenza aveva detto di essere un nonno a disposizione delle istituzioni ndr), avrebbe fatto un passo indietro. 

 

 

Un'ipotesi avvalorata dal timore che una sua elezione al Quirinale comporterebbe il voto anticipato e la nomina di un nuovo presidente del Consiglio. Tutte tappe che in piena emergenza Covid rischiano di creare il caos. E così - avverte Il Giornale - Draghi potrebbe sfilarsi dalla partita, accettando di fare il kingmaker dell'unico presidente che può davvero accettare: Sergio Mattarella. È stato proprio lui a metterlo a Palazzo Chigi undici mesi fa a garanzia di un equilibrio che l'ex Bce - dovesse restare premier - considera irripetibile.

 

 

Ma Draghi potrebbe aver pensato anche al futuro, concedendo a Mattarella un mandato a termine. Il premier potrebbe rimanere tale fino a fine pandemia, quando il Paese sarà definitivamente al sicuro e magari, è la sua speranza, arrivare giusto in tempo a fine legislatura. Concluso questo periodo, l'uomo del "whatever it takes" potrebbe prendersi il Colle più alto di tutti. L'unico ostacolo? Mattarella. L'attuale capo dello Stato ha più volte ribadito di non essere d'accordo a un eventuale bis, ma se non accettasse, sarebbe il primo in assoluto a rifiutare un secondo mandato. Per di più, durante un momento così delicato.

 

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