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Quirinale, "due ministri e un leader di partito di maggioranza contagiati": l'ombra di Omicron sul voto, può saltare tutto?

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Un'ombra nera e inquietante si allunga sulle elezioni del prossimo capo dello Stato, il cui via è previsto per il prossimo 24 gennaio. Si tratta, ovviamente, dell'ombra del Covid, della variante Omicron e dei contagi a raffica che sta determinando in tutto il Paese.

Come si ripete da giorni, il timore è infatti che il voto possa essere di fatto falsato a causa delle grandi assenze. O, peggio, si teme che proprio non si riesca ad effettuare: tra le sacre stanze, per forza di cose, si deve prendere in considerazione anche uno slittamento.

E una conferma al fatto che il voto potrebbe subire pesantissimi condizionamenti arriva su Twitter da Il Portaborse, account anonimo ma assai informato sulle vicende di politica e di palazzo. Nel breve spazio concesso da un cinguettio, infatti, si legge: "Due ministri a casa col Covid. Un segretario di partito di governo altrettanto. C'è preoccupazione che il voto per il Quirinale sia condizionato dalle assenze per malattia".

Insomma, nomi pesanti - ma per ora non resi pubblici - costretti a casa dal coronavirus. E la grande paura del condizionamento, di un voto che perda il suo significato. Si pensi soltanto al fatto che già oggi, si apprende da retroscena di stampa, vi sarebbero 25-30 elettori contagiati, che stando alle proiezioni potrebbero anche essere un centinaio al giorno del voto. E ci si interroga: come si può votare in simili condizioni? E, soprattutto, si potrà votare il nuovo presidente della Repubblica?

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