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Quirinale, "al primo turno voteremo Mattarella". Presutto, il grillino suona la sveglia a Conte: "Ci deve ascoltare"

 Vincenzo Presutto

Brunella Bolloli
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L'ultima assemblea del Movimento Cinque stelle ha dettato la linea: non tanto quella di Giuseppe Conte, che ha supplicato i suoi di restare uniti visto il momento delicato, quanto quella dei senatori. «Siamo per il Mattarella bis», dice infatti Vincenzo Presutto, 54enne commercialista di Napoli eletto nel 2018, tra i più attivi sul territorio campano (dove in questi giorni sta conducendo una personale battaglia contro l'impianto di compostaggio dei rifiuti che dovrebbe sorgere a Ponticelli).

Nel 2018 voi grillini chiedevate l'impeachment per Mattarella, adesso volete che resti al Colle. Non è una giravolta?
«Pensiamo all'oggi. E oggi, nel Movimento, siamo tutti d'accordo e consapevoli che solo una valutazione partecipata con il pieno coinvolgimento di tutti i rappresentanti parlamentari, dei capigruppo, e del presidente Conte, potrà consentire una scelta consapevole e forte del nome da portare al Colle».

 

 

Quel nome, per voi, adesso è Sergio Mattarella?
«Il bis di Mattarella, votato al primo turno e con Draghi ancora a Palazzo Chigi, sarebbe un segnale di grande responsabilità che la politica lancerebbe agli italiani preoccupati per la pandemia e per le difficoltà economiche. Questa è la posizione emersa nel primo incontro del gruppo al Senato».

Cambierete ancora idea?
«Io non credo. Ci saranno altri momenti di confronto, è vero, ma non è da escludere che tale orientamento per un bis dell'attuale inquilino del Colle possa rafforzarsi».

Come mai, allora, il vostro capo politico va dicendo che al Colle puntate su una donna e le voci parlano di Silvana Sciarra o Letizia Moratti?
«Andando al di là di qualsiasi giudizio in merito ai nomi indicati, ben venga una donna alla presidenza della Repubblica che rappresenterebbe una novità positiva per il Paese. Ma tale importante decisione non deve ridursi ad una questione di genere, bensì essere il risultato di un processo partecipato che veda il pieno coinvolgimento di parlamentari, capigruppo e Conte. Noi senatori sul Mattarella bis facciamo sul serio. Conte ci deve ascoltare».

 

 

Perché sembra, invece, che non sia in grande sintonia con voi?
«Il presidente Conte sta imparando a conoscere gradualmente i gruppi parlamentari del Movimento, con tutte le difficoltà che ne derivano e ciò richiederà del tempo. Per esercitare al meglio la sua leadership sarà per lui necessario comprendere la cultura ed i principi fondanti del M5S».

C'è il rischio che l'elezione del capo dello Stato sia falsata dalle troppe assenze causa Covid?
«Si, io sono vaccinato con due dosi e booster, purtroppo però l'andamento crescente del contagio conferma la possibilità che si verifichi il rischio di assenze tra gli elettori del presidente. Confido che questo numero possa essere il più ridotto possibile».

 

 

È d'accordo con l'obbligo vaccinale per i lavoratori?
«La diffusione del contagio è un dato oggettivo ed è crescente. Il governo e il Parlamento, tenendo conto del parere del Cts, devono approvare misure che hanno anche un effetto coercitivo ma sono necessarie. Confidando nel buon senso degli italiani speriamo di non dover adottare misure sempre più stringenti. Di fronte al tema della salute qualunque ragionamento a carattere elettorale passa in secondo piano».

Lei si è dichiarato contro al 2 per mille per il Movimento. È in atto una metamorfosi grillina?
«Rispetto la votazione degli iscritti che hanno portato alla scelta di aderire al 2 x 1000, ma ritengo questo passaggio critico per il Movimento, in quanto si è rinunciato ad uno dei suoi principi portanti: mantenere il denaro pubblico lontano dalla politica, così come voluto sin dalle origini da Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio. Quando si mettono in discussione i valori identitari di un soggetto politico possono derivarne conseguenze preoccupanti, vedi il calo dei consensi che sta caratterizzando il Movimento. Qualsiasi organismo politico va incontro ad un processo di cambiamento per adattarsi ai tempi, la capacità sta nel rendere funzionale ed efficace questo cambiamento facendo in modo che M5S continui a rappresentare un punto di riferimento certo per tutti gli italiani».

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