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Giancarlo Giorgetti assente a cabina di regia e cdm. Indiscreto: "Obbligo vaccinale", qua cade il governo

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Si alza il livello dello scontro politico su Super Green pass al lavoro e obbligo di vaccini. Il ministro dello Sviluppo Giancarlo Giorgetti, della Lega, non parteciperà né alla riunione della cabina di regia, che dovrebbe iniziare intorno alle 15 a Palazzo Chigi, né al seguente Consiglio dei ministri che dovrà ratificare il decreto per frenare l'impennata di contagi causata dalla variante Omicron, che stando alle proiezioni nei prossimi giorni dovrebbe far sfondare il tetto dei 200mila casi al giorno. 

 

 

 

 

L'assenza di Giorgetti (che sarà rimpiazzato dal collega di partito Massimo Garavaglia), si sottolinea dalla Lega, non è legata agli attriti con il premier Mario Draghi di cui riferisce un retroscena di Repubblica, ma è senz'altro significativa. La Lega, insieme al Movimento 5 Stelle, è infatti l'unico partito della maggioranza contrario all'adozione di un Super Green pass (concesso dunque solo a chi è guarito dal Covid o a chi si è vaccinato) per accedere ai posti di lavoro. Le indiscrezioni di governo parlavano di una misura che verrà resa obbligatoria solo per gli over 60, una forma di mediazione per andare incontro a Lega e 5 Stelle da un lato ma rispondere dall'altro all'esigenza di tentare di alleggerire la situazione degli ospedali, inducendo proprio chi ha più di 60 anni a vaccinarsi. 

 

 

 

 

Ma intanto è il Pd che avanza a tappe forzate: fonti del Nazareno assicurano che sia in cabina di regia sia in CdM, i democratici guidati da Enrico Letta metteranno sul tavolo proprio il tema dell'obbligo vaccinale. Non chiaro, ancora, se "integrale" o se limitato alle categorie più fragili e per le fasce d'età più a rischio.

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